Il testo del decreto firmato dal Presidente del Consiglio

Nella conferenza stampa di ieri sera, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato le misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “Fase due”. Con il Dpcm firmato ieri sera (in allegato) l’Italia riparte con prudenza e gradualità. Le norme contenute nel nuovo decreto per il contenimento del contagio da Covid-19 avranno valenza dal 4 maggio e per le successive due settimane, fino al 18 maggio.

In questa seconda fase oltre alla distanza sociale sarà importante l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Proprio su questo fronte, il Premier ha annunciato la firma da parte del Commissario Arcuri dell’ordinanza che fissa ad un massimo di 0,50 € il prezzo delle mascherine chirurgiche.

Da oggi, lunedì 27 aprile, riaprono i cantieri pubblici e le aziende la cui attività sia rivolta prevalentemente all’export. La Fase 2 scatterà però dalla prossima settimana, il 4 maggio, quando i cittadini avranno una maggiore libertà di movimento nel rispetto delle distanze di sicurezza e con protezioni delle vie respiratorie. Il 4 maggio potranno anche riaprire la maggior parte delle attività produttive, manifatture, costruzioni e la filiera necessaria a tali attività; la riapertura è consentita se rispettate le misure di del protocollo di sicurezza. Per queste categorie, già a partire dal 27 aprile sarà dunque possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori.

I negozi e il commercio al dettaglio potranno invece riaprire dal 18 maggio, mentre parrucchiere, estetisti e le attività legate alla cura della persona dovranno attendere l’inizio di giugno.

Per quanto riguarda gli spostamenti dalla prossima settimana sarà consentito muoversi “per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”. Rimane il divieto di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa a quella in cui ci si trova, salvo per comprovate esigenze lavorative o per motivi di salute.

Obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici.

Nel nuovo Dpcm è sancito che tutti coloro che presentano sintomi da infezioni respiratoria o febbre maggiore di 37.5° C devono rimanere presso il proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali e contattare il proprio medico curante. Divieto assoluto di spostamento per le persone che sono sottoposte alla misura di quarantena (ovvero risultati positivi a Covid-19).

È vietato ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o privati. I Sindaci possono disporre la chiusura temporanea di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto delle norme di distanziamento sociale. Possono quindi riaprire al pubblico parchi, ville e giardini pubblici, dove deve essere mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro. Le aree attrezzate per il gioco dei bambini rimangono chiuse.

Rimane anche il divieto di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. Consentito svolgere individualmente (un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti) attività sportiva o motoria: in questa circostanza la distanza di sicurezza interpersonale deve essere di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono consentiti gli allenamenti a porte chiuse degli atleti di discipline sportive individuali, professionisti e non professionisti (riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CPI e dalle rispettive federazioni in vista della partecipazione a giochi olimpici o manifestazioni nazionali ed internazionali), sempre nel rispetto delle norme di distanziamento e senza assembramenti.

Fra le nuove disposizioni compare il “take away”: dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio, l’ingresso ai locali sarà consentita solo una alla volta ed è vietato consumare cibo o bevande davanti ai locali.

Saranno consentiti inoltre i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo di 15 persone. Nei prossimi giorni sarà allo studio un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

Per quanto riguarda il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, Conte ha concluso affermando che “alcuni attendono ancora. Ci sono dei ritardi e di questi ritardi mi scuso personalmente”, annunciando poi che il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che metterà in campo ulteriori 55 miliardi.