
Un episodio che ricorda da vicino quanto successo a distanza di poche decine di chilometri un mese dopo ad Andrea Vacchi
Il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese ha ricevuto Jacopo Canola, giovane massaggiatore dell’Altopolesine che lo scorso 15 ottobre con il suo intervento in campo ha salvato la vita a un avversario.
L’episodio era successo nel secondo tempo della gara che allo stadio “Veneziani” di Castelmassa vedeva di fronte i locali contro l’Union CUS: al 25’ minuto Pietro Borin, difensore ospite, era improvvisamente crollato a terra privo di sensi. Jacopo, con alle spalle corsi di primo soccorso con la Protezione Civile Altopolesine e la Croce Rossa di Poggio-Sermide, era entrato nel terreno di gioco assistendo il ragazzo fino all’arrivo dell’ambulanza prima e dell’elisoccorso poi.
Un episodio che ricorda da vicino quanto successo a distanza di poche decine di chilometri un mese dopo a Andrea Vacchi, giovane difensore svenuto dopo un contrasto fortuito con il proprio portiere nel match Rivarese-Ficarolese: a salvarlo, solo la pronta reazione di Federico Finotti, bomber bassopolesano già ricevuto mercoledì 15 ottobre prima da Ferrarese e quindi dall’intero consiglio provinciale, convocato in quella data.
Canola, che lunedì 27 novembre incontrerà a Venezia il Governatore Luca Zaia, ha già ricevuto una menzione da sindaco di Castelmassa Luigi Petrella ed è stato ospite mercoledì 15 con lo stesso Borin a “I fatti vostri”, trasmissione mattutina condotta da Tiberio Timperi, Anna Falchi e Flora Canto in onda su Rai2.
“Come ho già avuto modo di dire – commenta Ferrararese – è fondamentale evidenziare atti del genere, anzi è preciso dovere delle istituzioni sottolineare e far da cassa di risonanza quando e dove possibile. L’altruismo e la generosità che questa storia evidenziano sono in realtà frutto di un percorso umano ed educativo importante, oltre alla prontezza e alla competenza che hanno portato a far la scelta giusta salvando una vita. Un bel messaggio per tutti: i nostri giovani sono anche questo”. “La formazione si è rivelata importante – così Canola – ma devo sottolineare anche la cooperazione tra tutte le persone entrare in campo, che hanno consentito di gestire quei sedici interminabili minuti tra il fatto e l’arrivo sul rettangolo di gioco dei sanitari”.
Jacopo era accompagnato a Palazzo Celio da Paola Gazzi, in rappresentanza della società sportiva Altopolesine.