Confermato il secondo posto conquistato l’anno scorso nella gara della production

La testimonianza della squadra ritornata da Belgrado lunedì mattina: un racconto fra luci e ombre.
“Siamo tornati da Belgrado lunedì mattina. La nostra trasferta è stata una vera avventura o forse è meglio dire disavventura! È iniziata con un viaggio  contrassegnato prima da una tromba d’aria a Trieste e poi da un’accoglienza poco piacevole a Belgrado, dove siamo stati scortati dalla polizia per poter entrare in paese, in quanto c’era la partita di calcio Serbia – Italia e gli italiani non erano molto graditi.
La manifestazione che comprendeva moltissime atlete è stata organizzata malissimo e in una struttura non idonea per una manifestazione di tale portata. Non c’erano spogliatoi abbastanza capienti, non c’era lo spazio per provare, non si riusciva nemmeno a vedere le ragazze ballare in quanto la platea del teatro era troppo piccola e non sufficiente per il pubblico presente…..insomma un grande disagio. Il clima poi era proprio ostile e ciò ha rovinato il senso della gara.
Le ragazze nonostante tutto hanno dato del loro meglio ma, l’elevatissimo livello delle atlete dei paesi dell’est, dove si parla di vero contorsionismo, e il clima così avverso non hanno permesso loro di classificarsi per le finali. E’ stato però confermato il secondo posto conquistato l’anno scorso nella gara della production. Medaglia che non ha fatto esultare la squadra vista l’amarezza riportata nelle altre gare”.