I medici neolaureati dell’ateneo anconetano andranno ad Occhiobello per formarsi professionalmente ed apprendere le tecniche più aggiornate utilizzate dall’unità operativa di ortopedia

È diventata operativa dallo scorso mese di novembre presso la casa di cura “Santa Maria Maddalena” la convenzione con la scuola di specializzazione in ortopedia e traumatologia di UNIVPM (Università Politecnica delle Marche): i medici neolaureati dell’ateneo anconetano verranno ad Occhiobello per formarsi professionalmente ed apprendere le tecniche più aggiornate utilizzate dall’unità operativa di ortopedia del presidio di via Gorizia guidata da Giuseppe De Rito. “Il primo medico specializzando ha già iniziato a frequentare la corsia – spiega De Rito – dando così il via ad una partnership con UNIVPM che è il naturale seguito della firma, lo scorso mese di maggio, della convenzione. D’intesa con il direttore della clinica ortopedica di UNIVPM, Antonio Pompilio Gigante, ogni anno un medico specializzando verrà a frequentare la nostra struttura che ha dimostrato, con l’elevato numero di interventi chirurgici realizzati, di poter rispettare i parametri fissati dall’università per dare il via alla partnership”. Sono infatti 1584 gli interventi di chirurgia ortopedica, (1069 dei quali in regime ordinario e di day surgery e 515 in regime ambulatoriale) effettuati ad Occhiobello nel 2020: di questi, 576 sono di chirurgia cosiddetta “minore”, 291 relativi a medicina dello sport e ben 716 di chirurgia protesica. Il record dell’artroprotesi (anca, spalla, ginocchio e revisioni) è merito anche della chirurgia robotica che è l’ultima innovazione nel campo della protesica di anca e ginocchio e permette una maggior precisione nello studio della cinematica della protesi che si va ad impiantare: consente tagli più precisi e un risparmio osseo per arrivare ad una protesi che dura di più rispetto a quelle impiantate con i metodi tradizionali.

Giuseppe De Rito

L’ampia tipologia di interventi chirurgici ortopedici che portiamo a termine nella nostra struttura costituisce un “bagaglio” di esperienza irripetibile al quale i medici specializzandi possono attingere. A questo si affianca la frequenza dei reparti e degli ambulatori. Infine svilupperemo, sempre in accordo con l’ateneo di Ancona, una collaborazione scientifica commissionando agli specializzandi, la realizzazione di studi specifici”. Da ultimo, Occhiobello è divenuta centro di riferimento per la chirurgia dell’anca. In conseguenza di ciò, la casa di cura ospiterà a turno chirurghi da tutta Italia (gli ultimi, in ordine di tempo, provenivano da Puglia e Abruzzo) che avranno modo di accedere alle sale operatorie per assistere agli interventi. “Il nostro obiettivo come unità operativa – conclude De Rito – è quello di continuare una crescita costante non solo nei numeri ma anche nella produzione scientifica. Possiamo contare del resto su nuove sale operatorie completamente digitalizzate”.