
Rischio di pressione su tutto il sistema sanitario per rispondere ad una nuova impennata di richieste della vaccinazione
«Chi non trova posto nei Centri di Vaccinazione di Popolazione può rivolgersi alla farmacia vicino a casa. Il protocollo d’intesa con la Regione Veneto rimane attivo e siamo pronti a supportare anche questa nuova fase della campagna di vaccinazione», ad affermarlo è il presidente di Federfarma Veneto Andrea Bellon.
L’anticipo della terza dose già dopo 5 mesi, insieme alla recente apertura del richiamo a tutti gli over 40, combinato con la riduzione della durata del Super Green Pass a 9 mesi, rischiano di creare una situazione di fortissima pressione su tutto il sistema sanitario per rispondere ad una nuova impennata di richieste della vaccinazione anti-Covid.
Gli effetti sono già evidenti, con disponibilità spesso esaurite nel breve termine e la necessità quindi per i cittadini, in molte realtà territoriali, di posticipare il richiamo oltre i 6 mesi. Molto diversa la situazione nelle farmacie che effettuano le vaccinazioni, dove salvo alcune eccezioni non mancano i posti liberi in agenda.
In questo scenario, dunque, Federfarma Veneto ricorda la possibilità per i cittadini – che non presentano particolari fattori di rischio per altre patologie – di ricevere anche la dose booster nelle circa 260 farmacie venete che hanno già preso parte attivamente alla campagna di vaccinazione anti-Covid: «Fin dall’avvio della campagna per il richiamo – sottolinea il dott. Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto – è stata prevista la possibilità di somministrate le dosi “booster” anche nelle farmacie, tuttavia la promozione delle prenotazioni per le terze dosi si è concentrata soprattutto sui Centri di Vaccinazione di Popolazione gestiti dalle aziende- socio sanitarie, che ora però sono molto sotto pressione, perché le richieste si sono impennate nel giro di pochi giorni Ai cittadini che non trovano posto in tempi brevi nei CVP vogliamo quindi ricordare che possono effettuare il richiamo anche nelle farmacie aderenti, dove nella maggior parte in questo momento ci sono ancora posti».
Ancora una volta, dunque, le farmacie venete si mettono a disposizione per supportare la campagna di vaccinazione: «Voglio sottolineare un concetto – spiega Bellon -: non siamo in gara con le aziende socio-sanitarie o con qualcun altro, semplicemente in questo momento la campagna di richiamo rappresenta una priorità e questo nostro invito ha l’unico obiettivo di risolvere un problema per alcuni cittadini ed essere funzionali al sistema sanitario, del quale le farmacie rappresentano il presidio territoriale più capillare».
Una capillarità che è stata premiata anche dai numeri: ad oggi le somministrazioni di vaccino anti-Covid eseguite nelle farmacie venete sfiorano le 60 mila con un andamento in crescendo durante tutta l’estate: sono passate dalle 8.357 dosi di luglio alle 16.119 di agosto e 17.679 di settembre. In ottobre sono scese a 11.971, in linea con l’andamento generale delle vaccinazioni, ma con l’impennata di richieste per la terza dose Federfarma Veneta si aspetta una nuova crescita.