Spostamenti e riaperture: cosa si può fare?

Nel pomeriggio di ieri, domenica 17 maggio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm con le misure che regola dettagliatamente la “Fase 2” dell’emergenza Covid-19, in vigore da oggi, lunedì 18 maggio. Il documento consente:

  • la riapertura delle attività produttive in tutta Italia;
  • gli spostamenti all’interno della propria Regione senza la necessità di essere muniti di autocertificazione;
  • da oggi riaprono bar, ristoranti, pizzerie, negozi, parrucchieri, estetisti, musei e stabilimenti balneari sulla base di protocolli di sicurezza approvati dalle regioni e a patto che queste ultime “tengano sotto controllo la curva epidemiologica”;
  • la possibilità di tornare a celebrare collettivamente messe e celebrazioni religiose;
  • la possibilità di andare a trovare gli amici (sempre assicurando distanziamento interpersonale di almeno un metro e indossando mascherine).

Dal 25 maggio, inoltre, a riaprire i battenti saranno i centri sportivi, piscine e palestre. Dal 15 giugno invece cinema, teatri e centri estivi (sempre stando ai protocolli di sicurezza).

Ogni regione può modificare tali misure, non facendo però salire la curva epidemiologica. In tal caso, lo Stato è tenuto ad intervenire. Le Regioni dovranno pertanto comunicare quotidianamente allo Stato la situazione della curva epidemiologica che sarà monitorata costantemente nel caso in cui si riveli necessario intervenire ancora.

Dal 3 giugno 2020 ci si potrà spostare anche da una regione all’altra, ma solo per situazioni di necessità, salute, lavoro e con l’autocertificazione.

Dal 3 giugno riaprono anche le frontiere, non saranno soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti dall’Ue, area Schengen (compresa la Svizzera), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord.

Il Dpcm del 17 maggio 2020 è costituito da 11 articoli e dai seguenti 17 allegati che stabiliscono le linee tecniche per la ripresa delle attività pubbliche:

  • Protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo;
  • Protocollo con le Comunità ebraiche italiane;
    Protocollo con le Chiese Protestanti, Evangeliche, Anglicane;
  • Protocollo con le Comunità ortodosse;
  • Protocollo con le Comunità Induista, Buddista (Unione Buddista e Soka Gakkai), Baha’i e Sikh;
  • Protocollo con le Comunità Islamiche;
  • Protocollo con la Comunità della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni;
  • Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza covid-19;
  • Spettacoli dal vivo e cinema;
  • Criteri per Protocolli di settore elaborati dal Comitato tecnico-scientifico in data 15 maggio 2020;
  • Misure per gli esercizi commerciali;
  • Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali;
  • Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri;
  • Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID- 19 nel settore del trasporto e della logistica;
  • Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del covid-19 in materia di trasporto pubblico;
  • Misure igienico-sanitarie;
  • Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020.

L’ultimo allegato, il numero 17, riporta le schede tecniche relative alla riapertura dei settori:

  • Ristorazione;
  • Attività turistiche (balneazione);
  • Strutture ricettive;
  • Servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti);
  • Commercio al dettaglio;
  • Commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti);
  • Uffici aperti al pubblico;
  • Piscine;
  • Palestre;
  • Manutenzione del verde;
  • Musei, archivi e biblioteche.