La proposte della giunta Piva accenda la critica del consigliere PD Borsetto

L’intervento di Vanni Borsetto, consigliere comunale Partito Democratico Rovigo, alla proposta del sindaco.
“La casa popolare a Rovigo toccherà a chi vi risiede da più tempo a discapito dei meno abbienti? Esatto.
Non è più solo una delle poche idee di questa giunta ma è un tema già approdato II^ Commissione in attesa di essere formalizzato. Dopo le battaglie dall’opposizione in tema di sicurezza (vedi ex oratorio San Michele) ora Lega, PDL, Lista Piva e Presenza Cristiana al grido di «prima i rodigini» partono per una nuova crociata.
Stavolta però la farina è tutta del sacco leghista che a livello veneto prevede limiti all’accesso di Scuole pubbliche, Asili nido ed appunto alloggi popolari. Il tutto ovviamente in contrasto non solo con la Costituzione ma con la nostra tradizione di ospitalità, le nostre regole di città solidale, di tolleranza, di salvaguardia dei diritti e delle opportunità per i cittadini.
Per ora, secondo l’idea della giunta Piva, se abiti a Rovigo da qualche lustro bene altrimenti niente casa popolare. Spartiacque, come detto, solo ed esclusivamente il lasso di tempo legato alla permanenza e in città o frazioni. Poco conta la sentenza della Corte Costituzionale (n. 40/2011) che lo scorso Febbraio bocciò questa  correzione imposta dalla Regione Friuli . Motivo: 1) mancato rispetto del diritto di uguaglianza; 2)  alterazione del presupposto delle provvidenze sociali.  Nello specifico la Corte ha riconosciuto queste ultime per bisogno e disagio in riferimento alla persona e non ovviamente su dei distinguo basati su  cittadinanza o residenza . 
Alcune domande sono d’obbligo: quanto inciderà ad esempio questa misura (e quelle che propone la Lega in molti suoi protettorati veneti ) sul futuro delle giovani coppie ambiziose di trasferirsi a Rovigo ed  usufruire dei servizi ? Facciamo pure che l’obiettivo non siano le graduatorie Ater bensì l’accesso all’Asilo nido comunale (la Lega lo propose in Commissione lo scorso anno): quanto costerebbe l’alternativa per una giovane coppia con bimbi nati da poco e da poco residente?  Non è paradossale che con una mano la Regione Veneto a guida leghista contribuisca su mutui accesi dai giovani, abbattendo i tassi per famiglie in difficoltà, ecc.  mentre  con l’altra, lo stesso Partito,  operi sulle politiche locali al contrario?
Quanto proposto dalla Lega in II^ Commissione è un disastro dal punto di vista del semplice governo della realtà: è assurdo discriminare bloccando tutti a rimanere dove sono e per sempre pena la perdita di punteggio per l’accesso ai servizi.
Riflettano il sindaco Piva ed i suoi assessori:  è assurdo porre freni alla mobilità, alla libertà di spostarsi dove meglio garba ai cittadini. In molti si chiedono se anche l’Assessore ai Servizi Sociali Gianni Saccardin (Presenza Cristiana) proponente in Commissione di questa misura seguirà fino in fondo le orme della Lega su una strada che prospetta difficoltà solo per i più deboli .  
L’Europa si apre sempre più mentre a Rovigo (e nel Veneto) si chiudono le porte sotto i diktat della Lega”.