Il consigliere leghista diffida il collega della Sinistra dall’avvallare i disordini e la violenza di sabato

“Spero davvero che quella intravista tra i centri sociali che sabato hanno aggredito e ferito i poliziotti, tentando di sfondare lo sbarramento alla manifestazione, sia stata solo la controfigura del consigliere regionale Pettenò. In caso contrario mi aspetto da lui, autorità istituzionale, una immediata presa di distanza da quanto accaduto, e dalla violenza di cui ancora una volta a Venezia sono stati protagonisti i centri sociali favoriti purtroppo dall’ignavia dell’amministrazione comunale”.
Il consigliere regionale veneziano Giovanni Furlanetto, dopo i fatti accaduti a Venezia sabato scorso, si dice “meravigliato” della presenza del collega della Sinistra tra i manifestanti che hanno aggredito la polizia. “Non si è trattato all’evidenza di una manifestazione pacifica ma di un vero e proprio tentativo di sfondamento del blocco delle forze dell’ordine, operato servendosi di aste di bandiere e di petardi. Oggetti, com’è chiaro, che non si portano certo dietro coloro che vogliono tranquillamente sfilare per le strade. Riprendo ciò che ha detto Zaia: mai, ovunque la Lega abbia manifestato, si sono generati scontri o disordini. Per cui – conclude Furlanetto – da parte della polizia si è trattata di una lezione di democrazia a dei delinquenti, dai quali sono certo che il collega Pettenò vorrà prendere le distanze immediatamente. Altrimenti sarà lecito pensare che un consigliere regionale avvalli la violenza contro gli agenti di polizia: cosa che, francamente, spero non riguardi Pietrangelo Pettenò”.