
Legge elettorale, Azzalin: “Basta benaltrismo, proviamo a far uscire il Parlamento dalle paludi dell’immobilismo”
“Proviamo a far uscire il Parlamento dalle paludi dell’immobilismo e costringiamolo a mettere nero su bianco una nuova legge elettorale. Il ‘porcellum’ è il peggiore dei sistemi possibili perché di fatto riduce la possibilità dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti, che sono invece decisi a tavolino nelle segrete stanze dei partiti maggiori”. Questo l’invito del consigliere regionale Graziano Azzalin che questa mattina, insieme al vicepresidente del consiglio comunale di Rovigo Angelo Montagnolo, alla coordinatrice provinciale delle donne democratiche Raffaela Salmaso ed alla giovane militante Elisa Ivan, hanno allestito un gazebo per raccogliere firme a favore del referendum per abrogare la “legge porcata” firmata Calderoli al mercato di Rovigo. In meno di tre ore sono stati oltre 200 i cittadini che hanno sottoscritto la richiesta referendaria.
“Fortunatamente – sottolineano i quattro esponenti democratici Azzalin, Salmaso, Montagnolo e Ivan – i cittadini hanno capito che questo referendum è lo strumento migliore per esercitare una funzione di stimolo nei confronti del Parlamento, che ha ancora la possibilità di cambiare la legge elettorale, abolendo la legge in vigore e restituendo ai cittadini la piena facoltà di scegliere i propri rappresentanti. Se, come sta accadendo oggi, le proposte dell’opposizione dovessero rimanere bloccate in Parlamento per volere di chi sta facendo affondare il nostro Paese e preferisce che le Camere restino composte da nominati più che eletti, almeno si tornerebbe a votare con il ‘mattarellum’ che è sempre meglio del ‘porcellum’. I numeri ci stanno dando ragione”.
In merito alle polemiche sui quesiti Azzalin mette le mani avanti: “Il ‘mattarellum’ non è il miglior sistema elettorale – spiega – su questo sono d’accordo così come condivido alcune questioni sollevate dal professor Passigli, ma credo che la sinistra debba, in un momento come questo, cercare di uscire da quello che Michele Serra ha definito ‘benaltrismo’, ovvero il vizio di bollare ogni iniziativa con il classico ‘ah, ci vorrebbe ben altro’. Così il Paese resta fermo al palo. Invece, ogni iniziativa che provi a scuotere il popolo da torpore in cui sembrava caduto è la benvenuta. Il Governo Berlusconi è al capolinea, dobbiamo dimostrare che l’alternativa esiste ed è pronta a governare responsabilmente. Con Prodi l’Italia si trovo ad affrontare difficoltà simili a quelle attuali e le superò grazie all’impegno di tutto il centrosinistra. Dobbiamo inaugurare una nuova stagione prendendo spunto dagli esempi del passato e imparando dagli errori recenti”.
Il Pd di Rovigo tornerà a raccogliere firme al mercato di sabato, mentre a Badia sarà allestito un banchetto domenica. “L’obiettivo 500mila firme entro fine settembre, termine di chiusura delle liste, sembra sorprendentemente a portata di mano, ma serve uno sforzo di tutti”, conclude Azzalin.