
Proposta provocatoria di Leonardo Raito “per salvare il Polesine”
Leonardo Raito, assessore provinciale del Partito Democratico, lancia un’idea pro Polesine. Eccola:
“In questi giorni la battaglia politica sul rischio di abolizione della Provincia di Rovigo evidenzia diverse prese di posizione pro e contro. Di certo, i partiti nazionali non si sono sperticati nella difesa delle peculiarità del territorio, e nemmeno i parlamentari veneti (neanche quel Donadi dell’Idv che deve a Rovigo il suo primo mandato) sono stati fautori attenti della salvaguardia del Polesine come entità territoriale con la propria storia e la propria cultura.
Sono convinto che questo sia dipeso anche dalla scelte scellerate del mio partito, che nella tornata delle politiche del 2008, sulle liste bloccate, non ha riservato un misero posto ad alcun polesano, privandoci pertanto del preziosissimo pungolo che poteva derivare da una nostra presenza attiva in una delle due camere.
È giunto quindi il momento di fare una proposta seria, quella di restituire da subito, per sostenere una battaglia per la sopravvivenza della Provincia, un seggio a un parlamentare polesano del PD. La via è piuttosto agevole, ed implica una scelta fatta di etica e di morale, che liberi tutti i nominati del partito da qualsiasi attaccamento ai privilegi di casta.
Maria Pia Garavaglia è stata eletta in Veneto nel 2008, nelle liste del Partito Democratico dopo aver optato per la nostra circoscrizione regionale a scapito di quella laziale (dove ha liberato un seggio per un altro democratico). È quindi alla sua quinta legislatura, dopo quattro mandati da deputato della DC sommati a diversi incarichi come sottosegretario. Non ha pertanto problemi di vitalizio, di esperienza da completare, di percorsi da portare avanti, di battaglie generazionali. Con una presa di posizione forte, il PD nazionale dovrebbe imporle le dimissioni immediate.
Così facendo, rientrerebbe in Senato il primo dei non eletti, Gino Sandro Spinello, polesano doc, che potrebbe in questo modo sostenere, nei due anni che separano dalla fine della legislatura, tutte le battaglie possibili per la salvaguardia del Polesine, forte della sua esperienza e della sua conoscenza del territorio.
Niente contro la persona Garavaglia, che non ho avuto mai il piacere di incontrare, anche se, eletta in Veneto, forse avrebbe potuto fare la nostra conoscenza, ma crediamo che un sacrificio e una disponibilità per la causa sia sopportabile, da un alta rappresentante di un PD in cui non siamo attaccati a incarichi e ruoli. Vedremo se Bersani avrà il coraggio di imporre una soluzione che, come polesani, potremmo considerare confacente al nostro desiderio di dare battaglia fino in fondo.
In caso non si ottenga il risultato, invito tutti i vertici del Partito, a considerare l’opzione di sostenere un nostro candidato polesano, alle prossime politiche, candidato come capolista da un qualsiasi partito di centrosinistra. Recupereremmo la nostra rappresentatività, anche se non riuscissimo ad eleggerlo. Ma almeno avremo fatto vedere che 40-50mila voti contano ancora qualcosa”.