Una brutta immagine della città per la Pineda (Federazione della Sinistra)

Intervento di Bruna Giovanna Pineda, ex assessora alle Pari Opportunità del Comune di Rovigo, della Federazione della Sinistra, sulla “deriva estiva di intrattenimenti altamente offensivi e sessisti”.
“Certo che se in questo weekend un turista fosse capitato nella nostra piccola ma bella città capoluogo, magari incuriosito dalla sua storia, dall’arte e dalla cultura, sarebbe rimasto alquanto impressionato per non dire deluso, visto che anche sulle prima pagine di quasi tutti i giornali locali si faceva sfoggio di tutt’altre bellezze locali: immagini di ragazze giovani per lo più in costume da bagno, affiancate o abbracciate sempre da uomini, diciamo non più giovani per non dire anziani, in abiti distinti (per forza … qualcuno ha detto che lavorano in Comune e ai piani alti per Giunta), oppure sempre foto di ragazze discinte in pose da giornaletto porno impegnatissime nel lavaggio di un’automobile.
Infatti a Rovigo stanno piovendo elezioni di miss da tutte le parti, con tanto di patrocinio del Comune, se non la presenza del sindaco e assessori in giuria e eventi ricreativi paesani come il sexy car wash, fino a raggiungere veramente livelli di pessimo gusto da far impallidire anche gli estimatori delle ballerine brasiliane di Beppe Osti.
Ma è questa la Rovigo che vogliamo? E’ questa l’immagine della città che vogliamo dare, adeguandoci ai programmi più squallidi che si trasmettono in televisione dove il nostro corpo, quelle delle donne è sempre visto come un oggetto o meglio un pezzo di carne che indipendentemente dalla nostra personalità o dai nostri veri talenti, deve essere votato e giudicato invece solo in base a quanto piacere maschile riesce a provocare? Che messaggio stiamo dando alle nuove generazioni di donne se non quello che “ce la puoi fare solo se sei bella, carina e accondiscendente, cioè ci stai…”?
Poi non stupiamoci se durante la notte bianca l’apertura straordinariamente notturna dei musei è stata vergognosamente boicottata dal popolo rodigino. Dove era infatti il nostro primo cittadino a dare l’esempio?
Eppure il Comune e le istituzioni in generale dovrebbero invece vigilare sui messaggi che vengono dati in tali manifestazioni e quando serve correggere il tiro: nel nostro caso specifico il Consiglio Comunale di Rovigo ha votato l’8 marzo scorso all’unanimità una moratoria proprio per tutelare l’immagine della donna e per riprendere e quando serve impedire quelle forme di comunicazione che vanno contro le direttive dell’articolo 6 della Carta Europea per l’uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale per neutralizzare gli stereotipi, che il Comune ha sottoscritto insieme a tutti i comuni della provincia di Rovigo, la Provincia e la Regione Veneto.
Dato che non vogliamo che come al solito tutto ciò rimanga solo scritto sulla carta, noi della Federazione della Sinistra chiederemo con una interrogazione a Sindaco, Giunta (soprattutto assessora Pari Opportunità e assessore al Decoro, visto che c’è) e Consiglio Comunale che intervengano al più presto che far rientrare questa deriva estiva di intrattenimenti altamente offensivi e sessisti.
E se proprio vogliamo riempire le piazze lo possiamo fare con spettacoli che magari mettendo in evidenza i nostri veri talenti, e lo dico anche per le donne che non lo sanno, non sono le tette e il culo. E se qualcuno o qualcuna non ci crede, metteteci alla prova: sappiamo recitare, cantare e tante altre belle cose”.