
Per l’Upi da sopprimere ato, consorzi, enti parco e favorire la fusione di comuni
Dimensionamento delle Province, fusione dei comuni e associazionismo degli enti locali, soppressione di enti intermedi e strumentali sono alcuni dei punti del testo di legge sul quale è al lavoro l’Upi (unione nazionale province d’Italia) sul come ridurre i costi della politica.
Se difficilmente la razionalizzazione delle province può rispondere all’immediato ”il taglio degli oltre 7000 enti strumentali – osservano all’Upi – si può realizzare da subito, con legge ordinaria”.
“Se non avremo risposte dalla politica, da settembre lavoreremo per raccogliere le firme necessarie per presentare la proposta come legge di iniziativa popolare”.
La bozza del testo prevede l’istituzione delle città metropolitane; l’esercizio diretto delle funzioni fondamentali; l’abolizione dei consorzi di bonifica, dei bacini imbriferi montani, degli enti parco regionali, degli ato acque e rifiuti; l’istituzione della stazione unica appaltante e la previsione dell’applicazione della legge anche alle regioni a statuto speciale.
Nel 2010 le spese sostenute dalle Province sono state pari a circa 12 miliardi di euro, in marcata flessione rispetto al triennio precedente (- 1 miliardo 360 milioni di euro rispetto al 2008).
Queste le singole voci:
• Mobilità, Viabilità, Trasporti: gestione trasporto pubblico extraurbano; gestione di circa 125 mila chilometri di strade nazionali extraurbane. Spesa complessiva 1 miliardo 532 milioni di euro.
• Servizi e infrastrutture per la tutela ambientale: difesa del suolo, prevenzione delle calamità, tutela delle risorse idriche ed energetiche; smaltimento dei rifiuti. Spesa complessiva 827 milioni di euro.
• Edilizia scolastica, funzionamento delle scuole e formazione professionale: gestione di oltre 5000 gli edifici, quasi 120 mila classi e oltre 2 milioni e 500 mila allievi. Spesa complessiva 2 miliardi 306 milioni di euro. – Sviluppo economico e Servizi per il mercato del lavoro: gestione dei servizi di collocamento attraverso 854 Centri per l’impiego; sostegno all’imprenditoria, all’agricoltura, alla pesca; promozione delle energie alternative e delle fonti rinnovabili. Spesa complessiva 1 miliardo 159 milioni di euro
• Promozione della cultura. Spesa complessiva 247 milioni di euro
• Promozione del turismo e dello sport. Spesa complessiva 235 milioni di euro
• Servizi sociali. Spesa complessiva 325 milioni di euro
• Costo del personale. Spesa complessiva 2 miliardi 343 milioni di euro Il personale delle Province ammonta a circa 61.000 unità.
• Spese generali dell’amministrazione e spese di manutenzione del patrimonio (informatizzazione, patrimonio immobiliare, cancelleria, costi utenze telefoniche, elettricità, etc..)etc. Spesa complessiva 749 milioni di euro
• Indennità degli amministratori.
Spesa complessiva 113 milioni di euro lordi
Nei costi del Senato e della Camera dei Deputati sono compresi: indennità, rimborsi, vitalizi per ex Deputati ed ex Senatori. Il totale dei costi della politica, riferito esclusivamente agli eletti nazionali e locali, è pari a 2.054.125.080.
Il personale politico del Parlamento rappresenta il 20,3% del costo totale
Il personale politico delle Regioni rappresenta il 44,2% del costo totale
Il personale politico dei Comuni rappresenta il 30% del costo totale
Il personale politico delle Province rappresenta il 5,5% del costo totale