Veneto Stato esorta a recarsi alle urne e indicare quattro “sì”

“Noi non vogliamo che il nostro territorio sia ulteriormente stuprato da parte di uno stato che non riconosciamo e cui non ci sentiamo affatto legati”. Così Eraldo Barcaro, coordinatore di Veneto Stato. “Il Veneto non ha bisogno di ulteriori cattedrali produttive di energia, né 
carbone pulito (!) né tantomeno nucleari. Il Polesine purtroppo è già la fogna, la discarica di tutto il territorio della val Padana: noi con questo SI’ diciamo e gridiamo forte basta a questa distruzione , a questo continuo avvelenamento della nostra terra, della nostra aria e pure della nostra acqua, che vorrebbero, italioti come i leghisti, gestire all’italiana”.
“Pertanto SI’ al quesito sul nucleare e due SI’ – SI’ ai quesiti sull’acqua. Pure un quarto e anche questo ineccepibile SI’ contro il legittimo impedimento, perché vogliamo che nel breve periodo che intercorre alla nostra indipendenza noi Veneti possiamo essere governati purtroppo da italiani, ma almeno italiani con la fedina pulita, non da politici della classe-casta politica italiana attuale”.
“Non riesco a capire le motivazioni dei contrari, ma mi indegna invece moltissimo la posizione degli astensionisti, che giocano al ponziopilatismo sul futuro delle nostre generazioni, drogando di demagogia pura una consultazione, che è forse l’ultima democratica rimasta in questo strano stato che si chiama Italia. L’astensionismo è il vero depistaggio democratico, l’escamotage antidecisionista, la classica posizione cerchiobottista italiota alla quale possiamo dire momentaneamente , in attesa della nostra Indipendenza, basta con quattro chiari SI’”