
Il Partito Democratico polesano fa sentire la propria voce
“Di pochi giorni fa è la decisione della Corte di Cassazione di far pronunciare i cittadini anche nel referendum sul nucleare: una bella notizia per il nostro Paese”. Così sul referendum Diego Crivellari, segretario provinciale del Partito Democratico.
“Il 12 e 13 giugno saremo così chiamati ad esprimerci su quattro quesiti, riguardanti acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Il Partito Democratico ritiene che si tratti di un banco di prova importante per la nostra democrazia: una battaglia di cittadinanza, un appuntamento che chiama in causa alcune questioni essenziali per il nostro futuro e per il tipo di sviluppo che immaginiamo per il Polesine e per l’Italia”.
La posizione democratica in materia è chiara: “invitiamo gli elettori ad andare a votare e a votare “sì” a tutti e quattro i referendum”.
“Due sì per mantenere pubblica la gestione dell’acqua e di una serie di servizi pubblici locali che rivestono un ruolo essenziale per la collettività. Per affermare che l’acqua è un bene comune, di tutti, e non può essere ridotta a “merce”, né diventare fonte di profitto. Un terzo sì per fermare il ritorno all’energia nucleare e per evitare che siano costruite nuove centrali nel nostro Paese: non una scelta dettata dall’emotività o da ragioni ideologiche, ma una opzione politica trasparente, rivolta a garantire le nuove generazioni e a promuovere una nuova politica energetica per l’Italia. Un altro sì, infine, per abrogare il provvedimento sul “legittimo impedimento” e ristabilire così l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge: un principio elementare che deve poter valere anche per il presidente del Consiglio e per i suoi ministri”.
Il Partito Democratico polesano si è attivato con iniziative in vari Comuni della nostra Provincia affinché i cittadini votino “sì” ai quattro quesiti, ma soprattutto per informare correttamente e in maniera diffusa i polesani dell’importanza delle questioni in gioco. Il Partito Democratico continuerà e intensificherà la propria campagna di mobilitazione in queste ore e si rivolge a tutti i cittadini, senza distinzione politica, perché possano esercitare responsabilmente il loro diritto al voto il 12 e il 13 giugno.
“La partecipazione è un fattore decisivo. Con questi referendum – conclude Crivellari -, abbiamo la possibilità di far sentire la voce di tanti individui e di tanti soggetti collettivi che hanno voluto mettere al centro dell’agenda politica del nostro Paese alcuni temi essenziali – acqua, energia, legalità: temi su cui potremo misurare anche la capacità della nostra politica di dire una parola chiara sul tipo di società che vogliamo provare a costruire”.