
Ieri sera l’ultimo appuntamento della XXIII edizione della rassegna con Luca Barbarossa a Villa Badoer di Fratta Polesine
Sold-out, scrosci di applausi a scena aperta, cori guidati, svariati bis fuori scaletta, uno scambio autentico di energia tra palco e pubblico. Tra ville e giardini XXIII edizione, itinerario di musica, teatro e danza nelle ville e nelle corti del Polesine, ha chiuso così la stagione 2022, ieri sera, 20 agosto, con un concerto genuino e generoso di Luca Barbarossa. Il cantautore romano, nel suo nuovo tour estivo “Non perderti niente”, ispirato all’omonimo romanzo autobiografico dedicato al suo 60esimo compleanno, ha fatto la sua unica tappa veneta a Villa Badoer di Fratta Polesine, una scenografia palladiana, patrimonio Unesco, che sa ricreare magiche atmosfere.
Orgogliosamente schierata per i saluti ed i ringraziamenti di rito, la rappresentanza della macchina organizzativa di Tra ville e giardini ha introdotto la serata: il vice sindaco di Fratta Alessandro Baldo, padrone di casa e in nome dei 15 Comuni sostenitori e ospitanti la rassegna, di cui tanti primi cittadini ed assessori erano in platea; per la Provincia di Rovigo, ente promotore e coordinatore, il presidente Enrico Ferrarese e la consigliera delegata alla cultura Lucia Ghiotti; per la Regione del Veneto, ente finanziatore, la consigliera Laura Cestari; per il braccio tecnico Ente Rovigo festival, il direttore artistico Claudio Ronda. In prima fila, poi, la Fondazione Cariparo, maggior finanziatore di Tra ville e giardini, col vice presidente Giuseppe Toffoli.
Il pubblico si è accomodato sulle sedie della platea occupando tutte le file dalla prima all’ultima ed ha accolto subito l’artista con un caloroso applauso. Il desiderio di incontrare l’autore di tante famose hit era palpabile. Luca Barbarossa non si è sottratto ed ha risposto generosamente, suonando e cantando, raccontando e scherzando, intrattenendo simpaticamente da vero anchorman radiofonico qual è. Il sorriso aperto di sempre, la battuta pronta ed i modi veraci del ragazzo di via Margutta, che cominciò la gavetta per le strade di Roma, con la country music ed i cantautori italiani. Con una formazione a quattro per un sound armonioso, a tratti dolcissimo: un suono elettrico con tuffi acustici, elettro-acquatico, cantautorale. Luca Barbarossa con una Maton amplificata dal suono avvolgente; la sezione ritmica sostenuta da Meki Marturano alla batteria e percussioni e dal basso semiacustico di Emanuele Ciampichetti; le magiche chitarre, fra cui una straordinaria Suhr (tipo Fender), per l’armonia infinita di un grandioso Claudio Trippa.
La facciata a colonne di Villa Badoer è dipinta da una tavolozza di luce, curata dall’ottimo Gianluca Quaglio, che aumenta l’atmosfera “fatata” (“lasciami cantare una serenata”), e rende perfettamente l’idea di quale straordinario potere si sprigioni quando un luogo artistico si unisce ai sentimenti, nello spirito di Tra ville e giardini. Il repertorio è vasto, la scaletta pure, ma c’è spazio (e generosità) per tutto: i brani cult e le nuove produzioni. L’ultima nata “È così”, una canzone d’amore, immaginata in bocca ad Anita Garibaldi, scritta per e cantata con gli Extraliscio per la prima volta al concertone del primo maggio di quest’anno. Una serata di quelle da ricordare nell’album d’oro di Tra ville e giardini.
È stata un’edizione ricca di proposte artistiche di generi diversi, sostenuta da ben 15 Comuni per altrettanti appuntamenti sparsi per il Polesine, ed ha aumentato il numero complessivo di spettatori rispetto al 2021: un incoraggiante trend in ripresa. Soddisfatto il presidente dell’ente provinciale, Enrico Ferrarese, la cui amministrazione ha affrontato per la prima volta l’adrenalina della complessa macchina organizzativa, dopo il rinnovo delle cariche elettorali lo scorso dicembre 2021. “È andata magnificamente. – commenta il presidente Ferrarese – L’obiettivo era portare eventi di qualità nel cuore del territorio, anche nei centri più piccoli e utilizzare la leva della performance artistica per mettere in luce le potenzialità di accoglienza e bellezza del nostro territorio, facendo rete tra i Comuni. Ora siamo già lanciati verso la prossima edizione, per migliorarci ancora in qualità e partecipazione, e per mostrare sempre di più la bellezza del nostro Polesine”.