Artisti polesani si esibiranno con l’obiettivo di mettere insieme l’antico e il moderno, la storia rinascimentale dei Loredan e dei Badoer e il modernismo contemporaneo della musica giovanile

Dal 3 al 6 settembre prossimo ritorna “BaNdoera”, un progetto che tanto successo ha riscosso nella prima edizione di giugno 2019. Per motivi legati alle difficoltà createsi in seguito alla pandemia dovuta al Covid, la seconda edizione di BaNdoera è slittata a settembre per mettere in atto tutte le normative previste per gli spettacoli all’aperto.

Il progetto si ripete quest’anno con artisti locali che provengono da tutto il Polesine, con l’obiettivo di mettere insieme l’antico e il moderno, la storia rinascimentale dei Loredan e dei Badoer e il modernismo contemporaneo della musica giovanile.

La differenza delle due culture, se di differenza vogliamo parlare, consiste da un lato nei modi e nelle forme della comunicazione, che nel Rinascimento (rappresentato dalla cornice in cui i giovani musicisti si esibiranno cioè Villa Badoer di Fratta) è, a un tempo corale e storicizzata, mentre negli artisti e nei musicisti è immediata, singolare, nuova. Due linguaggi che si intersecano ma che servono a creare un senso comune di appartenenza al territorio.

Ciò che la realtà polesana rischia di farsi sfuggire del mondo e della realtà giovanile è la reale dimensione della sua cultura: o la mutila isolandone alcuni tratti, o la deforma assimilandola arbitrariamente, o la condanna e respinge senza coglierne il valore esemplare da cui potremmo trarre tutti giovamento.

Il Progetto BaNdoera nasce da un’idea di Antonella Bertoli, presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità, proprio per fornire la possibilità agli artisti locali di potersi esibire in un contesto prestigioso come Villa Badoer, è sostenuto finanziariamente dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e da ReteEventi della Regione Veneto. L’organizzazione vede la collaborazione del Settore Cultura della Provincia, di Arci Rovigo e di Aqua.

Durante le serate il Museo Archeologico resterà aperto per dare la possibilità ai ragazzi e al pubblico di visitarlo in orari diversi. L’occasione sarà propizia anche per visitare il paese di Fratta, ricco di storia, la casa di Giacomo Matteotti e i locali che hanno visto nascere la Carboneria in Polesine.

8 saranno i cantanti solisti, 3 i gruppi formati da coppie, 2 le band. Tutti gli artisti stanno studiando musica e/o canto o si sono diplomati nei Conservatori di Adria e Rovigo, amano la musica ed hanno avuto successo in vari talk show televisivi e in Festival nazionali e regionali.

Il programma

Il 3 settembre si esibiranno:

  • Ludovico Paganin, di Porto Tolle cantautore pop, chitarrista eclettico classico e acustico, virtuoso del pianoforte, produce demo ed è autore di diversi brani inediti.
  • Alessia Concon, 24enne di Porto Tolle, studia canto e pianoforte, prediligendo il pop.
  • Duo Andrea Tramacere e Giacomo Paparella, entrambi 22enni rodigini, il primo cantante e il secondo chitarrista, con alle spalle anni di studio al Conservatori, hanno partecipato a diverse manifestazioni, talent show e concorsi piazzandosi nelle prime posizioni. La loro musica spazia dal pop al rock, al funky, alla canzone d’Autore italiana.
  • Katrin Roselli, 20enne di Rovigo ha all’attivo vari studi di canto al S. Cecilia e pianoforte al Conservatorio, alla Scuola Voice University, con vari vocal coach. Frequenta l’Università Ca’ Foscari e il triennio di canto Pop al Conservatorio di Rovigo. Diversi sono gli stages che l’hanno vista protagonista con vari big nazionali e internazionali. Sta lavorando ad un album di inediti del genere pop.

Il 4 Settembre si esibiranno:

  • Duo Enrico Siviero e Silvia Pavanati, chitarristi, compositori e cantanti. Inclini alla sperimentazione, hanno iniziato in acustico per passare ora a nuove strumentazioni e contaminazioni musicali. Dodici sono gli inediti che hanno scritto e autoprodotto, non disdegnando cover riarrangiate, rock, grunge e anni ‘90.
  • Duo Giulia Moretto e Silvano Pozzato rispettivamente cantante solista e accompagnatore al pianoforte. Giulia studia canto da 11 anni, Silvano è diplomato al pianoforte al Conservatorio di Rovigo e in Didattica della Musica al Conservatorio di Adria ed è al quinto anno di composizione. Il loro genere si avvicina al rock alternative.

Il 5 Settembre si esibirà la The Great Roll Ultrasonic Orchestra composta di 15 elementi, meglio conosciuta come GRU (Grande Rumore Universale) dall’Associazione culturale da cui è nata per sostenere la musica alternativa, wave e punk-rock. Le sue canzoni attraversano tutta la musica americana degli anni ‘50 dall’Hawaiian tiki bar, Mambo, Country, musica afro-americana, R&B, in un vero e proprio show.

Il 6 Settembre si esibiranno i Bamboo, un band rodigina composta da 5 elementi, musicisti e studenti al conservatorio di Rovigo. Il cantante Giovi ha già riscosso nonostante la giovane età diversi successi in ambito nazionale: Premio Fabrizio De Andrè, Tour Music Fest, Amnesty,-Voci per la Libertà, Andos 2019. Il gruppo spazia dal funky al jazz, al pop, al rock, al soul al rap riarrangiando cover e presentando anche propri inediti.

Gli spettacoli sono gratuiti. Ci si può prenotare al sito www.bluetu.it. Sarà obbligatorio usare la mascherina e non sarà possibile spostarsi dal posto assegnato. Anche gli spazi degli artisti saranno pre-assegnati durante il sound-check. Tutti dovranno presentarsi muniti di autocertificazione. Al cancello di apertura ci sarà un misuratore di temperatura, il gel igienizzante e il controllo delle autocertificazioni.