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La Cooperativa si esprime sui passi necessari per affrontare questo tema di attualità

Coop Alleanza 3.0 vuole esprimersi sul tema del granchio nuotatore, anche noto come granchio blu, che sta mettendo a dura prova parte del settore ittico determinando anche l’intervento del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Lo fa a margine di un appuntamento organizzato da Legacoop Veneto, tenutosi oggi a Marghera, nel Veneziano, in cui sono stati dibattuti i risultati dell’“Indagine regionale sulla conoscenza del settore ittico e sulla propensione al consumo di prodotti della pesca e dell’acquacoltura in Veneto”, condotta da Legacoop Veneto e Isfid Prisma.

La presenza del granchio nuotatore, quest’anno registrata in misura invasiva sin dai mesi estivi, ha provocato e sta continuando a provocare forti difficoltà al comparto ittico, specialmente lungo le coste dell’Alto Adriatico, coinvolgendo direttamente il litorale del Friuli Venezia-Giulia, del Veneto e della Romagna. Aree in cui sono molto diffuse le culture di mitili e molluschi, che il granchio blu consuma in grande quantità anche a causa dell’assenza, nei nostri mari, di un predatore naturale che ne controlli la crescita. Come è noto, già ora questo fenomeno sta provocando ingenti criticità agli operatori del settore e anche in una prospettiva a più lungo termine sono gravi i danni che l’eccessiva presenza di questo crostaceo può provocare all’ecosistema marino.

Per questa ragione il Ministero ha stanziato 2,9 milioni di euro, si legge sul sito del dicastero, “per fronteggiare il problema, consentendo agli operatori del settore di non avere spese per lo smaltimento di questo animale”.

A queste problematiche complesse, Coop Alleanza 3.0 sta lavorando per dare risposte cooperative che tutelino i suoi fornitori di prodotti ittici, di mitili e molluschi in particolare, che non solo sono interlocutori essenziali per la grande distribuzione, ma rappresentano un importante tassello dell’economia e dell’indotto dei loro territori. A tale riguardo, nel corso del suo intervento all’iniziativa di Legacoop Veneto (realizzata nell’ambito del programma nazionale triennale della pesca e acquacoltura, anno 2023), Ezio Redeghieri, Specialista politiche di filiera e territoriali di Coop Alleanza 3.0, ha dichiarato «Coop Alleanza 3.0 è vicina al comparto produttivo soprattutto in questa fase di difficoltà provocata al settore dall’invasione del granchio blu e lo facciamo in modo cooperativo cercando di rendere la filiera all’acquisto del settore ittico la più corta possibile e valorizzando al meglio le produzioni tipiche e locali e stando sul mercato in modo sostenibile per tutti gli attori della filiera. In quest’ottica deve anche essere letta la messa in vendita nelle nostre pescherie del granchio blu sia fresco che lavorato»

Granchio blu e consumatori: i numeri del consumo nei territori di Coop Alleanza 3.0

Coop Alleanza 3.0 è un interlocutore diretto per produttori e fornitori locali, secondo una visione strategica che rappresenta per la cooperativa un elemento identitario e la realizzazione di un impegno verso la comunità.

Tale approccio si trasferisce anche nella proposta commerciale che riguarda il granchio blu, per il quale Coop sta consolidando una filiera di approvvigionamento e consumo sempre più ampia ed efficiente, una filiera che possa essere un contributo per limitare la dannosa presenza del crostaceo.

Coerentemente con questa linea, a partire da giugno – anche per via del clamore mediatico attorno al granchio blu e della competitività del suo prezzo al chilo, che sui banchi di Coop Alleanza 3.0 va da un range tra 5,60 e 5,90 euro – la richiesta di questo crostaceo da parte di soci e consumatori è cresciuta in modo esponenziale, anche nei negozi della Cooperativa nei cui banchi serviti della pescheria esso è presente.

In tutte le otto regioni in cui è presente Coop Alleanza 3.0 – Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Basilicata: da gennaio a giugno il granchio blu era presente in 19 reparti serviti di pescheria, a luglio sono passati a 30, ad agosto sono arrivati a 86 su un totale di 171 complessivi.

Per quanto riguarda le quantità, mentre nei primi sei mesi del 2023 ne erano stati venduti 180 kg, solo nel mese di luglio questa cifra è quasi raddoppiate (325 kg), per addirittura decuplicare, con oltre 1.800, nel solo mese di agosto.

Emilia-Romagna: da gennaio a giugno il granchio blu era presente in 14 reparti serviti di pescheria della regione, a luglio sono passati a 21, ad agosto sono arrivati a 32 su un totale di 94 in regione. Per quanto riguarda le quantità nei primi sei mesi del 2023 i chili venduti sono stati 123, a luglio 226 fino agli oltre 720 in agosto.

Friuli Venezia-Giulia: da gennaio a tutto luglio il granchio blu era praticamente assente in regione, con solo un reparto servito di pescheria che lo aveva in assortimento. Ad agosto la copertura nei reparti pescheria era invece quasi completa, con 15 negozi su un totale di 17 in regione. Anche per quanto riguarda le vendite, nei primi 7 mesi dell’anno praticamente erano assenti in FVG, con un’impennata che ha superato i 200 kg in agosto.

Veneto: da gennaio a giugno il granchio blu era in un reparto servito di pescheria della regione, a luglio sono passati a 4, ad agosto sono arrivati a 21 su un totale di 24 in regione. Per quanto riguarda le quantità, nei primi sei mesi del 2023 il prodotto era praticamente assente. Solo a luglio, con 41 kg venduti, i veneti hanno iniziato ad acquistare questo crostaceo, fino ad arrivare a superare i 720 kg di agosto.