In vigore da dopodomani mercoledì 13 aprile le nuove disposizioni

Da luglio operativo il nuovo Registro pubblico delle opposizioni e si potranno iscrivere anche i numeri mobili e quelli fissi non presenti negli elenchi pubblici

Finalmente sarà possibile bloccare le telefonate ai cellulari da parte dei call center. E mettere fine allo strazio di chiamate a ogni ora con operatori che spesso dicono di lavorare per il tuo gestore ma  propongono contratti per un altro.  Debutta infatti il 27 luglio, il nuovo Registro pubblico delle opposizioni, a cui si potranno iscrivere non solo, come già nel Registro attuale, i numeri di telefono fissi presenti negli elenchi pubblici e gli indirizzi postali, ma anche i numeri dei cellulari e quelli fissi “riservati”. A prevederlo è il regolamento (Dpr 26/2022), pubblicato il 29 marzo scorso nella Gazzetta Ufficiale e in vigore da mercoledì 13 aprile che dà attuazione alla legge 5/2018. Ci sono voluti 4 anni (e non i 90 giorni previsti dalla legge del 2018) ma alla fine può partire il conto alla rovescia per lo stop alle telefonate commerciali indesiderate dirette ai cellulari. E questo vale anche quando a comporre il numero non è un operatore ma un software  e questa è una novità introdotta dal decreto legge 139/2021; così come si potrà bloccare la posta cartacea che veicola materiale pubblicitario o di vendita diretta, ricerche di mercato o comunicazioni commerciali. E, adempimento chiave, entro il 28 maggio il ministero deve stabilire le modalità con cui i gestori telefonici forniranno al Registro delle opposizioni i numeri fissi di cui dispongono ma non contenuti negli elenchi pubblici. Cosicché, alla fine, dal 31 luglio saranno abrogate le norme del 2010 che regolano il Registro attuale.

L’iscrizione al Registro

L’iscrizione al nuovo Registro sarà gratuita e semplice. Agli intestatari basterà comunicare al Registro medesimo (www.registrodelleopposizioni.it) il numero di telefono che si vuole proteggere in via telematica (compilando un modulo elettronico sul sito del gestore o via mail) o telefonica (ci sarà sia un risponditore automatico sia il possibile intervento dell’operatore) e l’iscrizione avverrà entro il giorno lavorativo successivo. L’effetto sarà che i numeri di telefono e gli indirizzi iscritti non potranno più essere contattati dagli operatori che fanno telemarketing (l’obbligo vale anche per gli operatori stranieri). Da sottolineare che l’iscrizione al Registro fa cadere tutti i consensi dati in precedenza alle varie società con qualsiasi forma o mezzo; quelli, per intenderci, che abbiamo dato magari senza rendercene conto per un banale acquisto online e hanno aperto la porta a decine di chiamate a ogni ora del giorno. Pesantissime le sanzioni per chi non rispetta le regole: il compito di vigilare sul rispetto delle regole sarà affidato al Garante della Privacy, che potrà irrogare sanzioni pecuniarie fino a 20 milioni di euro.