Nella provincia di Rovigo le localizzazioni di impresa attive segnali un aumento dello 0,2%. Ancora negativi però i dati rispetto a settembre 2019

Nel III trimestre 2021 l’economia dei territori di Venezia e Rovigo registra lievi segnali di ripresa rispetto al trimestre precedente, ma il gap con i livelli pre-Covid fa ancora fatica a colmarsi. A rivelarlo sono i dati sulla demografia d’impresa elaborati dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo che a fine settembre 2021 conta 119.369 localizzazioni attive, in aumento di 398 unità (+0,3%) rispetto ai valori di giugno 2021, ma ancora in flessione rispetto al III trimestre 2019, con un calo dello 0,4%.

Dal bilancio sulla nati-mortalità d’impresa emerge un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio di 222 unità; rispetto allo stesso periodo del 2020 le iscrizioni di nuove imprese nelle due province aumentano di 48 unità attestandosi a quota 1.016, ma calano di 53 rispetto al III trimestre 2019. In diminuzione, sia rispetto al III trimestre 2020 che a quello 2019 i valori relativi alle aperture difallimenti e concordati, che diminuiscono rispettivamente del 21,2% e del 39,5%. In aumento rispetto all’anno precedente, fondamentalmente per i dati registrati nell’area veneziana,  le aperture di procedure di scioglimento e liquidazione(+9,6%), dato comunque in calo del 13,2% rispetto al III trimestre 2019.

La contrazione delle imprese registrata durante l’anno più nero della pandemia sembra essersi arrestata, ma per migliorare i numeri dei livelli pre Covid, dove la situazione non era comunque tra le più rosee, c’è ancora tanto lavoro da fare – commenta Massimo Zanon, presidente Camera di Commercio di Venezia Rovigo – Le misure sanitarie e di sicurezza adottate fino ad oggi ci hanno permesso di tirare una boccata d’ossigeno, grazie anche a settori trainanti come l’edilizia cresciuta a Venezia di 87 unità in più per effetto degli incentivi sulle ristrutturazioni e il risparmio energetico, e anche il settore dei servizi alle imprese con +128 attività registrate. All’interno di un quadro di lieve miglioramento, il territorio di Rovigo è ancora lontano per recuperare i valori registrati nel 2019, settori come l’agricoltura e l’industria sono ancora in sofferenza, ma timidi segnali di ripresa si intravedono nei servizi, nel commercio e nelle costruzioni”.

Nella provincia di Rovigo si inverte il trend di contrazione delle imprese: a fine settembre 2021 sono 28.842 le localizzazioni di impresa attive, con un aumento rispetto ai valori del II trimestre 2021 dello 0,2%, con l’acquisto di 13 sedi d’impresa e di 54 unità locali. Ancora negativi però i dati rispetto a settembre 2019, con una diminuzione percentuale complessiva nelle localizzazioni attive dell’1,9%: la diminuzione del 3,2% nei valori delle sedi d’impresa non viene compensata dall’aumento del 3,6% nel numero di unità locali.

Nell’area polesana segnano recupero congiunturale le sedi di impresa a conduzione giovanile (+2,1% rispetto a giugno), ma nel confronto con settembre  2019 la contrazione è del -13%. Continuano invece a diminuire le imprese femminili (-0,6% trimestrale e -3,2% rispetto al 2019), le imprese a titolarità straniera (-4,1% e -4,9% rispettivamente) e le sedi artigiane (rispettivamente -1,6% e -5,3%)

In confronto ai valori registrati a giugno 2021, i settori che ancora non manifestano segnali di ripresa sono l’agricoltura (-0,1%), industria (-0,5%) finanza e assicurazioni (-0,3%). Timidi segnali positivi, invece, per i settori costruzioni (+0,3%), commercio (+0,1%), trasporti (+0,2%), alloggio e ristorazione (+0,2%), servizi alle imprese (+1%), e servizi alla persona (+0,8%). Si è comunque ancora lontani per recuperare i valori registrati nel 2019: il confronto è positivo solo per dati relativi alle localizzazioni attive nei settori servizi alle imprese (+3,4%) e servizi alle persone (+2,4%). Segno negativo per tutti gli altri, con punte del -4,4% per l’industria e del -3,8% per il commercio.

Nel Rodigino, nel periodo giugno settembre 2021, si sono registrate 258 iscrizionidi nuove imprese (+12,2% rispetto al III trimestre 2020). Tali dati vanno ad allinearsi ai valori registrati nel periodo pre pandemia: rispetto al III trimestre 2019 le iscrizioni diminuiscono di sole 3 unità (-1,1%). Con riguardo allecancellazioni non d’ufficio, si segnala un aumento del 6,6% rispetto al III trimestre 2020 e -9,1% rispetto al III trimestre 2019). Tali valori hanno comportato un saldo positivo di 48 sedi d’impresa.