
Dati Bankitalia: la crisi da Covid aumenta la propensione al risparmio “sicuro”
Accelerano a settembre i prestiti al settore privato così come corrono i depositi sui conti correnti. Sono queste due delle “facce” della evoluzione finanziaria in epoca Covid. In particolare, segnala la Banca d’Italia, i prestiti al settore privato sono cresciuti del 3,8 per cento sui dodici mesi (3,6 in agosto). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 2 per cento sui dodici mesi (1,9 in agosto) mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati del 6,8 per cento (6 nel mese precedente).
Depositi privati in crescita
I depositi del settore privato sono cresciuti dell’8,3 per cento sui dodici mesi (contro il 7,1 in agosto); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 5,9 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6,3 in agosto). Le sofferenze sono diminuite del 14,2 per cento sui dodici mesi (in agosto la riduzione era stata del 14,7 per cento); la variazione può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.
Tassi di interesse in calo
I tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,61 per cento (1,67 in agosto), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,89 per cento (7,82 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle societa’ non finanziarie sono stati pari all’1,31 per cento (1,15 in agosto), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,71 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,98 per cento. Infine, i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,33 per cento (0,34 in agosto).