
Dopo il lockdown sempre più acquisti online anche con i negozi aperti
Negozi fisici addio? E’ presto per dirlo ma gli acquisti sono sempre più online, come eredità del lockdown, anche se i problemi legati al Covid 19 dovessero sparire del tutto. Del resto, il 56% dei consumatori europei intervistati da Capterra – un fornitore di marketplace online che funge da intermediario tra acquirenti e venditori nel settore del software che ha analizzato un significativo panel europeo di consumatori – ha fatto shopping online 3 o più volte al mese durante la crisi del Covid-19. Secondo i dati dello studio, il 79% dei consumatori europei intervistati acquistava online almeno 1 o 2 volte al mese prima della crisi del Covid-19. Ma quel che più conta è che l’indagine mostra che il comportamento d’acquisto di più della metà dei consumatori europei intervistati è cambiato in modo permanente dalla crisi del Covid-19: infatti, il 59% degli acquirenti continuerà a comprare online nonostante i negozi siano ora di nuovo aperti. Possiamo affermare di essere di fronte ad un cambiamento di abitudini, con un numero sempre maggiore di italiani che abbandonano i negozi fisici per passare allo shopping digitale.
Il 64% ha comprato per la prima volta online durante il lockdown e due terzi lo continuerà a fare
L’Italia si posiziona al di sopra della media europea con il 64% dei consumatori intervistati che ha comprato qualcosa online per la prima volta durante la crisi. E meno di un terzo degli italiani intervistati che dichiarano di aver acquistato qualcosa online per la prima volta, afferma di non voler continuare i nuovi acquisti digitali o non sa se d’ora in poi continuerà ad acquistare questi prodotti facendo shopping online. I restanti due terzi indicano che sono passati definitivamente al digitale per alcuni prodotti o servizi.
Come si posiziona l’Italia rispetto agli altri Paesi europei? Se prima della crisi il numero di intervistati italiani che faceva shopping digitale almeno 1 o 2 volte al mese era del 37%, durante il lock-down il Bel Paese si posiziona al di sopra della media europea con il 61% dei consumatori che ha fatto shopping online almeno 3 volte al mese dall’inizio della pandemia. Si può affermare che il canale di vendita digitale è stato la salvezza di molte attività – abbigliamento, cibo e apparecchi elettronici tra i beni più acquistati online per la prima volta durante la crisi – che però ora rischiano concretamente di dover chiudere i negozi fisici, come sta accadendo per Zara e Nike.
Alla ricerca della sicurezza
Con l’aumento dello shopping online, aumentano le preoccupazioni legate alla sicurezza, almeno per il 33% degli europei intervistati: la truffa comporta rischi reali come la perdita di denaro o addirittura il furto di dati bancari e personali. Tra i metodi più utilizzati per assicurarsi che il sito web su cui si sta acquistando è sicuro, il preferito dai consumatori italiani ed europei è quello di verificare le recensioni dei clienti su siti di terze parti. Il dato è significativo, indica la fiducia che si ha nei confronti degli altri consumatori quando si dà la propria opinione su un sito o un prodotto. Un altro metodo comune è quello di assicurarsi che il sito web sia dotato di crittografia HTTPS (indicata dal simbolo del lucchetto sulla barra del browser). Adottare sempre misure di sicurezza è di vitale importanza quando si parla di shopping online, soprattutto considerando che il 31% degli europei intervistati è stato vittima di una o più volte di frodi nei negozi online.