Sconto fiscale per chi investe nelle start up innovative

Bonus fiscale del 50% sugli investimenti fino a 300mila euro per i privati che sostengono le nuove imprese

Decreto Rilancio “generoso” con le startup innovative (una “qualifica” che ora resta valida sei anni e non più solo 5) con, in primis, la  detraibilità fiscale al 50% per gli investitori privati che sale da 100 a 300mila euro. Nella valanga di provvedimenti per l’economia messi in piedi dal governo va sottolineata l’importanza strutturale di una serie di norme che agevolano gli investimenti di capitali privati in aziende giovani e innovative, quelle cioè che spesso faticano a trovare adeguati sostegni economici dal settore bancario. Che, tra l’altro, prevedono agevolazioni fiscali (come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo) ma anche nuovi benefici sia per investitori italiani sia gli stranieri che pensano di trasferirsi in Italia per sostenere il sistema delle startup innovative. Vediamo in sintesi il panorama delle misure a favore delle giovani aziende innovative.

Incentivi fiscali

La norma cardine è rappresentata dalla detrazione fiscale del 50%, fino a un tetto di spesa di 300mila euro, per le persone fisiche che investono in startup innovative, sia direttamente  sia tramite organismi di investimento collettivo che si concentrano prevalentemente su questo segmento. L’investimento va mantenuto per almeno tre anni, in caso contrario si decade dal beneficio e si deve restituire quanto già utilizzato, con interessi legali. Viene anche potenziata  l’agevolazione per favorire l’ingresso in Italia di imprenditori e si dimezza (a 500mila euro, dal precedente milione) l’investimento minimo previsto in strumenti rappresentativi del capitale di una società costituita e operante in Italia se viene mantenuto per almeno due anni.

Ricerca e sviluppo

Il credito d’imposta del 12% per le attività di ricerca e sviluppo innovative esteso alle spese per contratti di ricerca stipulati con startup innovative: le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare.

Nuovi finanziamenti

In arrivo risorse aggiuntive per 100 milioni di euro per il finanziamento agevolato alle startup innovative. Di questi, 10 milioni sono contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative, con l’obiettivo di potenziare i sistemi che facilitino l’innovazione. A questi si aggiungono 200 milioni per il Fondo di sostegno al venture capital, destinati a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso. E poi ci sono  200 milioni el Fondo di garanzia PMI da destinare alle startup innovative.

Nasce un fondo per il trasferimento tecnologico

Viene istituito un nuovo Fondo per il trasferimento tecnologico (articolo 42 del decreto) con una dotazione di 500 milioni di euro, per favorire la collaborazione di soggetti pubblici e privati nella realizzazione di progetti di innovazione e spin-off per sostenere iniziative e investimenti finalizzati alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative. E’ previsto anche l’ingresso indiretto nel capitale di rischio e di debito del ministero dello Sviluppo economico attraverso uno specifico veicolo, attraverso l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile (Fondazione Enea Tech). Infine, c’è un nuovo Fondo, «First Playable Fund», al quale sono destinati 4 milioni per il 2020, che riguarda esclusivamente il settore dei videogiochi che ha lo scopo di finanziare le fasi di concezione e pre-produzione dei videogames, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50% delle spese ammissibili, per un importo compreso da 10.000 a 200.000 euro per singolo prototipo.