
Li destinerà la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il bando ‘Progetti d’eccellenza’
A una settimana dalla “Notte europea dei Ricercatori”, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo conferma il proprio impegno a favore della ricerca scientifica, settore al quale nel triennio 2010-2012 destinerà 28 milioni di euro, di cui 4 per le province di Padova e Rovigo.
È partita infatti nei giorni scorsi la quinta edizione del bando “Progetti di Eccellenza”, promosso dalla Fondazione con l’obiettivo di stimolare l’attività scientifica di eccellenza in grado di generare positive ricadute economiche e sociali sul territorio di riferimento. 4 milioni di euro andranno a progetti di ricerca svolti da docenti e ricercatori delle Università, degli Enti e degli istituti di ricerca delle province di Padova e Rovigo.
3 le aree tematiche all’interno delle quali dovranno rientrare i progetti:
• Scienze e Tecnologia
• Bio-medicina
• Umanistica e Scienze Sociali
Disponibili sul sito internet www.fondazionecariparo.it il Regolamento e le Linee Guida; dal 31 ottobre 2011 sarà inoltre possibile presentare un executive summary per avere accesso alla prima fase di selezione. La valutazione e la selezione degli elaborati pervenuti verrà effettuata da un Comitato Scientifico composto da esperti indipendenti del mondo della ricerca e da revisori internazionali di chiara fama. La procedura di selezione si concluderà entro il 20 luglio 2012.
Antonio Finotti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dichiara: “Il nostro impegno a favore della ricerca muove dalla convinzione che essa, insieme all’innovazione, costituisca una leva strategica per lo sviluppo del nostro territorio e dell’intero Paese. Mai come in questo particolare momento storico impiegare risorse per la ricerca diventa fattore imprescindibile per rilanciare la crescita e porre le basi per un futuro migliore. Una necessità a cui come Fondazione non vogliamo sottrarci, in quanto riteniamo di dover investire anche in quei settori, che, comportando un inevitabile margine di rischio, non garantiscono il raggiungimento di risultati certi”.