
Dopo la sentenza del tar del maggio scorso, il sindaco Chiarioni fiducioso
È stato depositato, nei giorni scorsi, il ricorso in appello al consiglio di stato da parte del comune di Occhiobello. Il ‘casus belli’ è la sentenza del Tar Veneto del maggio scorso che si era pronunciato a seguito del ricorso di Ascom, Confesercenti, centro commerciale La fattoria e altri commercianti.
Il ricorso presentato dal comune chiede di dichiarare irricevibili, ovvero di respingere perché infondati, i ricorsi di primo grado.
“Contiamo di conoscere entro fine anno il pronunciamento del consiglio di stato – commenta il sindaco Daniele Chiarioni -. Nel ricorso presentato, viene difesa e ribadita la legittimità del provvedimento autorizzativo unico del 2003 ed è considerata legittima e doverosa la delibera ricognitiva di giunta del 2005 relativa ai parchi commerciali, alla luce del preminente interesse pubblico alla realizzazione dell’oulet”.
Come specificato nel ricorso, con il provvedimento autorizzativo unico del luglio 2003, rilasciato dallo sportello unico, il comune ha assentito l’iniziativa imprenditoriale sotto il profilo urbanistico, edilizio e commerciale relativo a un insediamento commerciale composto da più edifici, comprendenti 74 negozi di vicinato.
La delibera di giunta del 22 dicembre 2005 fu, successivamente, un atto ricognitivo, imposto dalla legge regionale n. 15/2004, con cui il comune ha individuato quale ‘parco commerciale’ la struttura in via di edificazione autorizzata dall’atto unico del 2003.
La produzione del ricorso è stata affidata all’avvocato professor Mario Bertolissi di Padova e all’avvocato Stefano Gattamelata del foro di Roma.