Dal 2007 l’anguilla è stata inserita nella lista degli esemplari a forte rischio di estinzione

Oltre 70 mila anguille sono state immesse in giugno in 24 punti dei principali corsi d’acqua polesani per il ripopolamento della specie che negli ultimi decenni ha subito un forte decremento a livello europeo.
Canalbianco, collettore padano, Cavo Maestro, il naviglio dell’Adigetto ed il Ceresolo, hanno visto ripartirsi i 1600 chili di stadi giovanili di anguilla europea di 30-40 cm di lunghezza rientranti nel progetto del fondo europeo per la pesca.
“Il marzo dell’anno scorso – osserva l’assessore Claudio Bellan presentando a Palazzo Celio il progetto – la Regione aveva ammesso a contributo per 40 mila euro il programma presentato per la ricostruzione dello stock anguilla europea nelle acque della provincia”.
Dopo l’azione di ripopolamento seguirà quella di monitoraggio “con l’utilizzo di attrezzi di cattura selettiva, i bertovelli, posizionati in 3 siti rappresentativi” come ha precisato il biologo Paolo Turin.

L’indagine che si concluderà il 30 settembre avrà pure la collaborazione dei pescatori di professione oltre allo scambio di informazioni fra i tecnici delle varie province venete.
Dal 2007 l’anguilla è stata inserita nella lista degli esemplari a forte rischio di estinzione, da qui le azioni per il ripopolamento onde evitare quanto accaduto qualche anno fa con lo storione, pesca vietata.