Il punto del vice presidente della Provincia di Rovigo, Guglielmo Brusco, sull’economia

Le riflessioni sullo stato della crisi economica di Guglielmo Brusco, assessore al Mercato del Lavoro della Provincia.
“Sarà perché non sono un esperto di economia, ma mi hanno lasciato molto sorpreso le recenti affermazioni sulla debole ripresa economica italiana rilasciate dalla Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Tra queste mi voglio limitare a quelle relative sulla constatazione di debolezza della domanda interna e ai consumi che rimangono piatti. E quale altra situazione si dovrebbe prevedere in Italia con una disoccupazione così alta e con un livello così basso di salari e sicurezza per i lavoratori? Si può pensare veramente che con meno denaro e meno certezze le famiglie italiane possano spendere di più?
Sono convinto che, pur non lesinando l’attenzione e gli aiuti verso le imprese meritevoli di ciò, bisogna cominciare a pensare di più ai lavoratori e alle loro famiglie. Più salario e più sicurezze consentirebbero anche una più solida prospettiva per le famiglie e probabilmente anche un aumento della natalità, vista oggi troppo spesso non come la gioia più grande, bensì come un difficile peso economico o peggio ancora un motivo per tante donne di perdere il posto di lavoro.
Le famiglie dei nostri lavoratori, insomma, non hanno i soldi per le rate dei mutui o dell’auto e spesso non hanno denaro sufficiente per arrivare a fine mese. I nostri lavoratori e le loro famiglie non sono come la società del Presidente del Consiglio che può trovare in pochi giorni 560 milioni di euro per pagare i danni a Carlo De Benedetti per il caso Mondatori”.