Marco Marcello: “Nonostante i moderati segnali di ripresa, il mercato del lavoro risulta in difficoltà”

La dinamica “virtuosa” tra domanda e produzione è in leggero rialzo, così come il fatturato (ad eccezione della stasi che continua ad affliggere l’edilizia e colpisce anche le aziende di servizi alle persone), ma segnali negativi arrivano dall’aumento dei prezzi dei fornitori e da un’occupazione ancora stagnante.
Il risultato (inevitabile) è ancora una certa diffidenza degli imprenditori ad avventurarsi sul terreno degli investimenti. Questo il quadro della piccola impresa del Veneto, che emerge dalla 19ª indagine congiunturale di Confartigianato del Veneto, relativa al primo semestre del 2011 e alle dinamiche per la seconda metà dell’anno.
In tale contesto di riferimento le previsioni non lasciano molti dubbi: le indicazioni per i prossimi sei mesi evidenziano soltanto un leggero progresso (più 0,3 per cento).
Andando nel dettaglio, per quanto riguarda Rovigo (che si ritrova in una situazione analoga a quella di Vicenza), l’andamento nella prima parte dell’anno è stato stazionario con alcune dinamiche positive, mentre altri indicatori sono caratterizzati dal segno negativo. Tuttavia le prospettive per i prossimi sei mesi esprimono una generale ripresa dei volumi produttivi, di ordini e di investimenti.
Secondo il presidente della Confartigianato polesana, Marco Marcello, “nonostante i moderati segnali di ripresa, il mercato del lavoro risulta essere in difficoltà anche in questa prima parte del 2011. Ma qualche segnale di recupero si può invece ricavare dalle previsioni per la seconda parte dell’anno con una maggiore tendenza ad assumere piuttosto che licenziare”.