Il dato Istat rilevato ieri rispetto al I° trimestre 2011 evidenzia una vivacità dell’artigianato veneto

L’export del Veneto torna a valori monetari vicini ai dati precedenti la crisi. E’ quanto emerge dai dati sul primo trimestre 2010 registrati ieri dall’Istat.
“Con 12.172.000 euro di valore di esportazioni – dichiara il capogruppo leghista Federico Caner – la nostra regione evidenzia la cifra più alta dallo stesso periodo del 2008, quando la congiuntura economica era sicuramente più favorevole. Leggendo oggi questo dato, si vede che la crescita dal I° trimestre del 2010, per quanto riguarda il valore economico, è di un +17,6%, che si traduce in 1.826 milioni di euro (dai 10.346 mln/€ del 2010 agli attuali 12.172). La ripresa inizia dal manifatturiero e dall’artigianato, e il Veneto ne è l’esempio più concreto”.
Una realtà dinamica, insomma, in linea con le tradizioni delle imprese della nostra regione.
Un andamento che si presenta positivo se raffrontato alle altre realtà nazionali: “Dopo l’Emilia e il Piemonte – prosegue Caner – il Veneto è la terza regione italiana con un saldo commerciale tra import ed export di 1.560 milioni. Il Paese mostra una sproporzione negativa di 14.179 milioni di euro, segnale che il volume delle importazioni è ben superiore a quello delle merci esportate. In questo dato, una parte rilevante è rappresentata dalla Lombardia e dal Lazio”.
Anche i dati provinciali del Veneto lasciano sicuramente soddisfatti: “Se la regione nel suo complesso ha un saldo commerciale di 1.560 milioni, tutte le province a parte Verona presentano cifre positive: leader è Vicenza con 1.309 milioni di rapporto positivo da merci esportate ed importate, a seguire ci sono Treviso con 976 milioni, quindi Belluno con 457 e Padova con 318. Venezia merita un discorso a parte per la specificità della laguna, mentre Verona rientra più che il resto del Veneto nel riflesso della Lombardia ed ha un maggior numero di imprese internazionali (caratteristica che fa lievitare il volume delle esportazioni)”.
“Questi dati – conclude Caner – evidenziano una dinamicità e una sostanziale vivacità del Veneto nell’uscire dalla crisi, e questo si è notato di recente anche nel dato sul PIL regionale che è ben superiore a quello italiano. La nostra regione sta ripartendo, e lo fa dall’artigianato e dal manifatturiero, settori nei quali è leader e su cui debbono puntare politiche lungimiranti ed attente agli sviluppi economici del territorio. Ora alla politica il compito di tradurre questa positività anche in un rilancio dell’occupazione, autentica priorità oggi per portare definitivamente il Veneto fuori dalla crisi”.