
Confartigianato “la difesa d’ufficio del Ministero non è credibile”
“La palese negazione dell’evidenza da parte del Ministero dell’Ambiente ci allarma”. Lo dichiara Astolfi Girolamo, Pesidente di Confartigianato Rovigo dopo aver letto alcune dichiarazioni su Il sole 24 ore di oggi.
“Affermare che i problemi rilevati in rete sono superabili, oppure che si ritiene superato lo stress test ed ancora che “solo” un terzo delle imprese fallisce il click day, a nostro avviso significa solo una cosa: che il Ministero non intende retrocedere di un millimetro, scaricando sulle imprese inefficienze, oneri e responsabilità. Non lo accettiamo dopo il clamoroso flop di ieri –rincara Astolfi-. Non è possibile che dopo aver pagato quasi 200 milioni di euro in due anni per nulla, dall’1 di giugno prossimo i nostri colleghi rischino sanzioni amministrative e penali che risulterebbero una beffa. Senza dimenticare poi che il click-day è stato concordato e preparato per tempo con il Ministero, che si è ovviamente ed adeguatamente attrezzato. Sbagliato quindi banalizzare il fatto che 3 imprese su 10 – percentuale relativa al piccolo sottocampione di quelle che sono riuscite a collegarsi – è comunque un numero da fallimento”.
A parlare sono i numeri, quelli veri. Solo il sistema Confartigianato ha potuto raccogliere oltre 3.500 segnalazioni di imprese che hanno tentato il collegamento al Sistri nella giornata di ieri. Ed i risultati sono netti ed inequivocabili e certificati dalle mail che sono state inviate al Ministero come precedeva il click day: il 90% ha segnalato gravi problemi di funzionamento. Le cause principali sono: impossibilità di accesso per cause varie (credenziali illeggibili, ecc.), mancato funzionamento dei dispositivi, indisponibilità dei dispositivi, indisponibilità del portale, rinuncia alle operazioni per estrema lentezza. Solo nel 10 % dei casi si sono registrati elementi positivi (compilazione di schede) peraltro il più delle volte raggiunti con grandi riserve (lentezze, ripetute prove, ecc.).
“L’iniziativa Click day quindi – prosegue il Presidente di Confartigianato – è senz’altro riuscita a “collaudare” il sistema: nel senso che ci ha permesso di dimostrare che esso non è pronto a fornire le performance richieste”.
“A fronte di tutto ciò, ci attendiamo – conclude Astolfi- un immediato stop all’operatività Sistri dal momento che non è realistico pensare che la maggioranza degli utenti possa operare a partire dal 1° giugno”.