
Nota dell’assessore provinciale all’istruzione Leonardo Raito
La positiva notizia dell’attivazione, da parte dell’Università di Padova, di nuovi corsi a Rovigo per le professioni sanitarie, realizzate grazie a un finanziamento della Regione del Veneto, propugnato dall’assessore Coppola, mi pare vada ad inserirsi a pieno titolo nel novero delle opportunità formative per il territorio polesano.
A Rovigo si creeranno spazi per 80 posti di infermieristica, 25 di tecnica radiologa medica, 20 di ostetricia e 20 di fisioterapista. Tanti sono i corsi autorizzati con urgenza da un decreto ministeriale per l’Università di Padova. In questo contesto, dopo un serio confronto con il territorio, anche la Provincia di Rovigo non ha voluto rimanere ferma, aggiornando concretamente il piano dell’offerta formativa provinciale per il settore dell’istruzione secondaria, con gli appositi indirizzi professionali dei servizi socio-sanitari, attivi presso il Marco Polo di Rovigo e l’Istituto Colombo di Adria.
L’assessore alla pubblica istruzione della Provincia Leonardo Raito, commenta soddisfatto: “Abbiamo creduto da subito in questi corsi, perché le caratteristiche sociali del territorio rendono sempre più pressante una formazione specifica nel settore dei servizi socio sanitari, e i risultati in termini di iscrizioni ci hanno dato ragione. Siamo lieti dello sforzo effettuato dalla Regione per poter attivare nuovi corsi universitari a Rovigo proprio in questo settore, e possiamo dire orgogliosamente che oggi, in Polesine, sia nel territorio dell’Asl 18 che in quello della 19, è possibile effettuare tutto un percorso professionalizzante che parte dalle scuole superiori e si concretizza all’università. Credo che il territorio abbia dimostrato la voglia di attuare una collaborazione che va nell’interesse dei nostri giovani. E bravi sono stati i dirigenti scolastici a interagire in modo concreto con la Provincia per raggiungere l’obiettivo”.