Diretta da Massimo Morganti, la Venezze Big Band ha concluso ieri sera il Venezze Musica Festival con un concerto in piazza Vittorio Emanuele II

L’evento conclusivo del Venezze Musica Festival 2022 è stato un concerto con la grazia nel cuore. Per tanti motivi. Il primo è stato ritrovare la grande musica della Venezze Big Band nel cuore della città: ieri sera, domenica, piazza Vittorio Emanuele II ha accolto sul palco la band formata da studenti del Dipartimento di Jazz e Pop del Conservatorio “Venezze”, diretta da un artista a tutto tondo come Massimo Morganti (eccellente trombonista, arrangiatore e direttore d’orchestra), e ha ritrovato il pubblico da tutto esaurito a un evento che mancava dal 2019. 

Anche da Rovigo, è arrivato un nuovo messaggio di solidarietà al popolo ucraino. «La guerra non fa morire la musica», ha affermato il presidente del Conservatorio “Venezze”, Fiorenzo Scaranello, nell’introduzione al concerto, quando ha ricordato l’esempio dei musicisti che suonano anche sulle macerie. Sul palco i musicisti hanno animato l’entusiasmo del pubblico nel ritrovarsi a condividere, e applaudire a lungo, un grande evento musical-pop, nel calendario del Maggio Rodigino.

La bellezza del momento di ritrovarsi spettatori e musicisti, l’ha colta subito Massimo Morganti: «È bello tornare a suonare sul serio, all’aperto, come eravamo abituati a fare» ha detto, annunciando poi la «piccola novità» sul palco di mescolare studenti di Jazz e Pop. E così il concerto, aperto da un omaggio ai Beatles con Got to get you into my life e Come together, ha presto regalato la prima grande emozione nell’arrangiamento per Big band di E penso a te di Lucio Battisti, cantata da Linda Nordio. E subito dopo è arrivata la dolce carezza di E come il sole all’improvviso di Zucchero, con i solisti Livia Boattini alla voce e Giacomo Berlese al sax tenore. 

La varietà del programma s’è vista anche nella scelta di riprendere un successo di Mina, Nessuno dal film del 1960 Urlatori alla sbarra, con alla voce Marika Pontegavelli. Anche Lucio Dalla, con Cara, è stato protagonista nella serata finale del Venezze Musica Festival. E ancora Cara – cantata da Beatrice Montorsi – è stata anche il bis finale, quando il flicorno di Jacopo Fagioli ha fatto quasi fermare il tempo con le ultime frasi suonate, nel quasi silenzio di una piazza rimasta senza parole, in una sera che sapeva già d’estate. 

Cinzia Angeli è stata invece la voce per God give me strenght e Skyfall di Adele, inframezzate da Mercy, Mercy, Mercy, e seguite da Isn’t she lovely, prima del finale con Soul vaccination dei Tower of power cantata da Linda Nordio. 

Poi c’è stato spazio solo per gli applausi (e per chiedere il bis), con l’ovazione tributata alla Venezze Big Band: uno dei molti gioielli del Conservatorio “Venezze” che «in questo Festival abbiamo voluto mostrare alla città – ha detto il presidente Scaranello – per far capire che devono essere amati, come il Conservatorio “Venezze” ama la città». 

Nella Venezze Big Band, hanno suonato nella sezione fiati Giacomo Semenzato, Marco Nardi, Antonio Fiorino, Simone La Maida, Tommaso Bencini, Piervincenzo Occhineri e Giacomo Berlese ai sax; Valentino Spaggiari, Francesco Cavallari, Joele Gerardi, Nicola Gandellini e Giulio Tullio ai tromboni; e ancora, alle trombe, Jacopo Fagioli, Andrea Giovannitti, Edo Meloni e Antonello Del Sordo; la sezione ritmica è stata formata invece da Davide Eulogi, Massimiliano Barbieri e Agata Garbin alla batteria, e da Andrea Esperti al contrabbasso e Riccardo Golinelli al basso; al pianoforte, Alex Comarella e Marika Pontegavelli; e poi, alle chitarre Massimo Valvasori, Giovanni Baleani e Piersimone Cinelli, e le cantanti Beatrice Monitorsi, Linda Nordio, Cinzia Angeli e Livia Boattini.