
L’inaugurazione venerdì in Pescheria Nuova alle 18
Un secolo è mezzo di grandi opere idrauliche, edili, infrastrutturali realizzate in Polesine all’indomani dell’annessione al Regno d’Italia sono il patrimonio della mostra fotografica che partirà il 23 settembre in Pescheria Nuova per restarvi fino al 7 ottobre e diventare poi itinerante.
Una quarantina di pannelli azzurri espositivi articolati per 10 temi dove troveranno spazio impianti idrovori, zuccherifici, linee ferroviarie, macchine agricole, ponti e quanto realizzato anche dopo l’alluvione del 1951 fino ad oggi.
Promossa dalla Provincia e Archivio di Stato in collaborazione con il Comune, la Fondazione Cariparo e l’Arci, la mostra “si basa quasi esclusivamente – come ha ricordato stamani l’assessore Laura Negri – su documenti originali e indeiti, impreziosita dal patrimonio fotografico di Roberto Bottari che ha realizzato pure immagini d’attualità”.
La documentazione proviene oltre che dall’archivio storico della Provincia, dalla prefettura, dal Comune, dalla Camera di commercio e dalla Bonifica Padana-Polesana “e qualche urbanista di oggi – ha detto l’assessore al Comune Andrea Bimbatti – dovrebbe prenderne d’esempio”.
Il manicomio, hanno rammentato i curatori Sergio Garbato e Luigi Contegiacomo, al tempo della costruzione era all’avanguardia ed invidiato da molti paesi come molte macchine e prodotti industriali che entreranno nei circuiti delle esposizioni nazionali ed internazionali di Parigi, Londra, Vienna.
L’inaugurazione venerdì 23 settembre alle 18 con la presidente Tiziana Virgili, il sindaco Bruno Piva, il direttore dell’Archivio di Stato Luigi Contegiacomo ed il presidente della Fondazione Cariparo Antonio Finotti.
La mostra sarà aperta dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.