Teresa De Sio a Villa Badoer ed Ennio Fantastichini a San Basilio

Secondo appuntamento della rassegna “Estate in Villa” a Fratta Polesine venerdì 15 luglio alle ore 21.00 con Teresa De Sio che presenta il suo primo romanzo “Metti il diavolo a ballare”, Einaudi.
Oltre alla presentazione del libro, il pubblico, guidato da un esperto sommelier dell’AIS Veneto, potrà degustare i vini offerti dalle cantine Bisiol e Strada del Vino Valpolicella, sponsor dell’iniziativa, accompagnati dai formaggi del Consorzio di Tutela del Formaggio Asiago. Della cantina Bisol si degusterà il Cuvèe Brut Spumante Brut Desiderio Jeio, mentre della Strada del Vino Valpolicella si degusteranno il Valpolicella Superiore D.o.c. Terre del Cereolo 2005 e il Valpolicella Classico superiore 2005 Vigneto i Pipioni.
Al termine dell’incontro visita guidata alla villa. La manifestazione Sorsi d’Autore è un progetto della Regione del Veneto, dell’Associazione Ville Venete, dell’Istituto Regionale Ville Venete e di Fondazione Aida, realizzato in collaborazione con Fondazione Antonveneta, con il sostegno di Unicredit e Recoaro, la partecipazione di AIS Veneto e Consorzio Tutela Formaggio Asiago.

Continua l’edizione 2011 di “Tra ville e giardini”, itinerario di danza e musica nelle ville e corti del Polesine, con un nuovo appuntamento sabato 16 luglio alle ore 21,30 a San Basilio con Ennio Fantastichini in “Lo specchietto e il diamante” di Benvenuto Cellini.
Ennio Fantastichini dopo aver frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica, comincia la sua carriera di attore a teatro, recitando con D. Fo, M. Perlini e il gruppo d’avanguardia Falso Movimento. Nel 1982 esordisce nel cinema con l’opera prima di P. Bologna ma è solo con G. Amelio che si impone definitivamente all’attenzione del pubblico. Contemporaneamente al cinema, dove è diretto da numerosi registi, lavora molto anche per la televisione dove, anche nelle commedie brillanti, interpreta tipi appassionati, sanguigni o prepotenti.
Far rivivere un personaggio di un altro tempo attraverso le sue stesse parole aiuta lo spettatore a perdere i riferimenti con la realtà e ad abbandonarsi al viaggio nel tempo. La lingua aspra e popolare lo fa vivo nel nostro presente, un eroe che conta di sé e dei suoi coevi senza paura di sputare i peli per far vibrare meglio la sua lingua. Ennio Fantastichini aggredisce il leggio fin dalla prima parola.
Benvenuto si racconta per bocca di un attore che non può risparmiare nemmeno un muscolo per esprimere tutta la tensione della quale il genio era pregno.