In 130 pagine Franco Rossi illustra con disegni “i primi passi” per apprendere la lingua italiana

Triplicati gli alunni, raddoppiati gli insegnanti. Sono i dati dell’anno scolastico 2010-2011 del progetto “adotta uno scolaro” a sette anni di distanza dall’avvio della sperimentazione nata per aiutare i bambini stranieri a superare le difficoltà dell’inserimento scolastico, della lingua, dei costumi e poter esprimere le proprie possibilità.
Concretizzando un’idea che aveva coinvolto l’assessorato alle Pari Opportunità della Provincia, la Caritas diocesana, la commissione provinciale Pari Opportunità, l’ufficio scolastico provinciale, alcuni comuni e le associazioni di volontariato, il progetto era iniziato nel 2005 con una trentina di insegnanti volontari affiancare i titolari nelle prime classi delle scuole elementari e medie.
“Un grazie” è stato espresso stamani a Palazzo Celio dall’assessore Guglielmo Brusco e dalla presidente della commissione Maria Grazia Avezzù a quanti “si sono adoperati e si stanno operando in un’azione che non ha prodotto nei docenti ricchezza in moneta, ma soddisfazione”.
Quest’anno poi si è aggiunto un “originale” ciclostilato di 130 pagine in cui Franco Rossi, insegnante volontario di Trecenta illustra con disegni “i primi passi” per apprendere la lingua italiana.
In questo anno scolastico gli alunni adottati sono stati 158, in 10 istituti comprensivi per 26 scuole interessate e 57 gli insegnanti volontari all’opera.
“La loro integrazione attraverso la scuola – hanno sostenuto Antonio Zordan coordinatore del progetto e don Dante Bellinati, Caritas – è il mezzo più sicuro per il loro recupero civile”.