
Sono state controllate 10 attività operanti nel settore della ristorazione, bar ed esercizi pubblici
I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Rovigo congiuntamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Rovigo, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, del controllo della regolare occupazione dei lavoratori ed alla verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha intensificato i controlli nei settori della ristorazione e dei pubblici esercizi.
L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale, con il supporto delle competenti Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo, ha consentito di individuare inadempienze in materia lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro quali: omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, violazioni in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro e controllo dei lavoratori, mancata gestione delle emergenze e primo soccorso e l’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro.
Sono state controllate 10 attività operanti nel settore della ristorazione, bar ed esercizi pubblici individuati a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dall’ Ispettorato Territoriale del Lavoro e dall’esame di banche dati.
I comuni interessati dai controlli ispettivi che hanno consentito di far emergere le principali irregolarità sono stati Rovigo, San Bellino, Adria, Porto Viro, Castelnovo Bariano, Occhiobello. Sono stati 35 i lavoratori individuati e controllati di cui 1 “in nero”, quest’ultimo rintracciato nel corso di un accesso ispettivo esperito nel Comune di Adria.
E’ stato adottato 1 provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro “nero”. I reati e le violazioni in materia di sicurezza accertate sono state 21 e complessivamente sono state irrogate sanzioni/ammende per 60.000 euro.
In totale sono stati 10 i soggetti deferiti per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In un esercizio operante nel campo della ristorazione è stata applicata la maxi-sanzione per lavoro nero per l’impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.