
Deposta una corona in piazza Palatucci in memoria di Giovanni Palatucci, nel 77° anniversario della morte. A palazzo Celio cerimonia commemorativa con le autorità.
Anche Rovigo ha celebrato il Giorno del Ricordo per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Diverse le iniziative organizzate: alle 9.30 è stata deposta una corona in piazza Palatucci, in memoria di Giovanni Palatucci medaglia d’oro al valore civile nel 77° anniversario della morte. A seguire la sala consiliare di palazzo Celio, sede provinciale, ha ospitato una cerimonia commemorativa con la presenza delle autorità.

Il sindaco Edaordo Gaffeo, nel suo intervento, dopo aver ricordato gli avvenimenti storici, si è soffermato sul “dovere di imparare a trarre degli insegnamenti da ogni evento che ha contribuito a fare la storia del nostra Paese, anche dai più terribili. E’ necessario imparare a ricordare, questo è un dovere e la giornata di oggi ne è un esempio, perché ci insegna che le dittature coltivano in sé il germe avvelenato della violenza e della sopraffazione. La libertà e la democrazia sono beni preziosi, che non vanno mai dati per scontati, ma difesi e rinnovati.
Il 10 febbraio è una giornata per ricordare, ma è soprattutto un monito, per il presente e per il futuro. Un monito contro l’intolleranza, contro tutte le guerre, contro le dittature e contro ogni tentativo di nascondere la verità. E’ molto importante che oggi siano qui presenti i ragazzi delle scuole superiori, perché queste iniziative che promuovono messaggi di pace, fratellanza, condivisione e aiuto a tutti i profughi del mondo, sia trasmesso soprattutto alle nuove generazioni”.