Veneto zona arancio

Le scuole riapriranno mercoledì 7 aprile: in aula fino alle medie, per gli studenti delle superiori ritorno in classe al 50%

La Regione Veneto ritornerà in zona arancione dopo le festività pasquali, giorni in cui tutta Italia sarà in zona rossa. Ad annunciarlo è stato il Presidente regionale Luca Zaia, nel corso della conferenza stampa di ieri, anticipando i contenuti dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha poi confermato. Il Veneto si trova in zona rossa dal 15 marzo 2021.

C’è una tendenziale flessione – ha affermato Zaia dopo aver ripercorso gli ultimi dati su contagi, ricoveri, decessi e guariti in Regione –, comunque vediamo la luce in fondo al tunnel. Le fasce d’età più colpite non sono più quelle ultra 80 e 70 anni ma dai 45 ai 64, così per le mortalità. Il che significa che dove abbiamo vaccinato l’infezione non c’è più. Abbiamo subìto 3-4 ondate di Covid, ma non abbiamo lasciato nessuno a terra, si è vista la differenza di una sanità che funziona“. Gli attuali positivi sono 37.999. Si registrano 29 decessi, con il totale a 10.682. Sono 1.931 i pazienti ricoverati nei reparti non critici, e 299 nelle terapie intensive. 

Da mercoledì 7 aprire riapriranno dunque tutte le scuole: dalle scuole dell’infanzia e fino agli studenti della scuola secondaria di primo grado ritorneranno in aula, mentre le scuole superiore potranno riaprire in presenza al 50%.

Continua intanto la campagna vaccinale: dall’inizio sono state somministrate 29.766 dosi, pari al 93,6% delle forniture; il 13,7% della popolazione ha ricevuto la prima dosa, mentre ad aver completato la copertura vaccinale sono stati 259.285 cittadini veneti, pari al 5,3%. 

Cosa si può, e non si può, fare in zona arancione

  • spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune di residenza
  • coprifuoco dalle 22 alle 5
  • la consumazione in bar e ristoranti è vietata all’interno e nelle vicinanze dei locali
  • dalle 5 alle 18 è consentito l’asporto a tutti i locali, mentre dalle 18 alle 22 solo a quelli con cucina (come ad esempio ristoranti e pub). La consegna a domicilio non ha limiti di orario
  • aperti i negozi al dettaglio
  • centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi
  • restano chiusi musei, cinema, teatri e piscine e palestre