
Veneto in zona arancione. Spostamenti tra regioni vietati fino al 15 febbraio, stop all’asporto nei bar dopo le 18
È stato approvato dal Consiglio dei ministri e firmato ieri dal Premier Conte il decreto legge che proroga i divieti legati all’emergenza epidemiologica da Covid-19 fino al 5 marzo 2021. Nel decreto si conferma la divisione in aree gialle, arancioni e rosse e il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che ha confermato il Veneto in zona arancione. Il nuovo decreto entra in vigore a partire da oggi, sabato 16 gennaio.
Tutti gli indicatori sono peggiorati nella settimana che si sta per concludere. Il tasso di positività passa dal 7,4 al 10%. Aumentano i malati gravi in terapia intensiva, ma crescono i guariti. E in base all’ultimo monitoraggio, con le modifiche introdotte dall’ordinanza del ministero della Salute la nostra regione rimane in zona arancione.
Tra le principali novità del decreto c’è il divieto di spostarsi tra regioni, anche se zone “gialle”, e l’introduzione di una zona “bianca” per le regioni con una circolazione del virus particolarmente ridotta e un livello di rischio giudicato basso.
Il Consiglio dei ministri ha contestualmente anche approvato una proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile 2021, il termine entro il quale potranno essere adottate o reiterate le misure finalizzate alla prevenzione del contagio ai sensi dei decreti-legge n. 19 e 33 del 2020.
Ecco le principali misure che resteranno in vigore fino 5 marzo
- Spostamenti vietati tra regioni fino al 15 febbraio. Divieto di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione).
- Coprifuoco dalle 22 alle 5. Dalle 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- Visite in casa. È consentito, una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, spostarsi verso un’altra abitazione privata, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nella stessa. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire in area gialla all’interno della stessa regione, in area arancione e in area rossa all’interno dello stesso comune, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai comuni fino a 5.000 abitanti.
- Palestre e piscine, teatri e cinema: attività ancora sospese.
- Negozi. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno di centri, gallerie e parchi commerciali e altre strutture a essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
E le ulteriori misure previste dalla zona arancione
- Scuola. Molto caute le parole di Zaia sulla ripresa in presenza delle lezioni scolastiche. “Le scuole superiori potrebbero riaprire alle lezioni in presenza il primo febbraio solo se non ci sono rischi. Sennò si valuterà lo scenario epidemiologico“.
- Vietati gli spostamenti tra comuni. È vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità.
- Eccezioni per i piccoli comuni. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale (area arancione) sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
- Bar e ristoranti. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i bar l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.
- Musei. Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione (il ritorno in zona gialla potrà consentire l’apertura dal lunedì al venerdì).