
Occhiobello, il punto della situazione
A piedi o con la bicicletta, sono stati 460 i pendolari che fino a mezzogiorno hanno passato il Po imbarcandosi sul traghetto, fa sapere in una nota il Comune di Occhiobello. Il primo giorno di chiusura del ponte ha registrato un notevole afflusso di persone che, evitando l’autostrada, hanno scelto la comodità e la velocità del trasporto sul fiume.
I volontari della Canottieri Ferrara, che si occupa del trasporto, e dell’Anc Occhiobello preposti alla sorveglianza, alle 5 del mattino hanno attivato il servizio gratuito che in un minuto e trenta secondi accompagna da una sponda all’altra.
Il mezzo è dotato di giubbotti salvagente, anche per i bambini, trasporta fino a dieci passeggeri e cinque biciclette, farà un servizio ininterrotto e sperimentale fino alle 23, da confermare in base ai numeri dell’utenza.
“Considerando la prima mattina, possiamo dire che la maggior parte dei passeggeri ha preso il traghetto tra le 7 e le 10.30 – spiega il sindaco Daniele Chiaironi -, parliamo, quindi, un’utenza di lavoratori per i quali il traghetto si è presentato come una valida alternativa”.
“Dobbiamo valutare l’intera settimana – precisa il sindaco – e poi definire fasce orarie in base alle richieste”.
Entrambi gli attracchi sono stati adeguati all’accoglienza dei passeggeri ai quali si raccomanda, soprattutto chi scende dall’argine sul lato ferrarese, di tenere la bicicletta a mano per motivi di sicurezza.
Dalle 7 alle 9 si sono registrate code e rallentamenti in via Eridania tra la rotatoria tangenziale e quella dell’autostrada a causa del traffico diretto al casello, sul posto due pattuglie della polizia locale e i volontari di Occhio civico.