Dal polesine e dal veneto: il futuro non si fa con gli slogan

Adria. Si è tenuta domenica 30 ottobre la manifestazione “No coke” ad Adria, contro la riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle. L’iniziativa era stata promossa da innumerevoli gruppi e associazioni, ma i lavoratori della centrale non sembra abbiano voluto partecipare.

Con un comunicato stampa hanno infatti voluto esprimere la loro soddisfazione rispetto l’astensione di molti abitanti del Polesine e del Veneto in generale: “ il territorio vuole la nuova centrale perché la considera pienamente compatibile, come avevano già dimostrato le undicimila firme per il lavoro e la riconversione a carbone “pulito”, raccolto tra fine maggio e giugno”.

I lavoratori scrivono inoltre come, a dispetto delle 5.000 presenze stimate, la questura alle 16 di domenica pomeriggio avrebbe contato solo 800 aderenti alla protesta. Sottolineano quindi come “gli organizzatori hanno esagerato con l’allarmismo. Hanno seminato tempesta e cosa hanno raccolto? Questo territorio conosce l’ambiente del Delta, sa che va tutelato e così ha preso le misure a chi vuole costruirsi una carriera politica: libero di provarci, ma non sulle spalle dei lavoratori e di un territorio con oltre 100 imprese che hanno investito le loro ultime risorse per qualificarsi al cantiere Enel. Il futuro non si costruisce sugli slogan ma su progetti che hanno le tecnologie per l’equilibrio tra sviluppo e ambiente”.