La direzione riferisce che la chiusura notturna è inevitabile dopo le decisioni della ULSS di Rovigo

In relazione alla richiesta pervenuta in data 13 ottobre dalla Direzione dell’Azienda ULSS 18 di Rovigo di ridurre l’attività erogata dal Punto di Primo Intervento,
la Casa di Cura di S. Maria Maddalena si è vista obbligata,  per i mesi di novembre e di dicembre, a deliberare la chiusura del Servizio durante le ore notturne, dalle 20,00 alle 8,00.
Queste le dichiarazioni della direzione.
“La Casa di Cura S. Maria Maddalena ha gestito nel 2010 un totale di 7240 accessi e nei primi nove mesi di quest’anno ha prestato assistenza a 5856 pazienti, con una previsione di un totale a fine anno pari a 8000 unità.
Alla luce inoltre della chiusura del Pronto Soccorso del S. Anna di Ferrara che verrà trasferito a Cona (situato circa 10 km a sud est di Ferrara), è stimabile  una maggiore affluenza di utenti al nostro Pronto Soccorso, in particolare dall’area del nord ferrarese (Pontelagoscuro) e del bacino rivierasco del Polesine (Occhiobello, Stienta , Gaiba, etc.) .
Inoltre, la normativa della Regione Veneto stabilisce con chiarezza che le prestazioni rese da parte di Pronto Soccorso e Punti di Primo Intervento (come quello della Casa di Cura) non possono essere oggetto a limitazioni, in quanto attività non programmabili.
Ma, proprio in un momento simile e  in un tale contesto giuridico, la Ulss di Rovigo ci richiede una contrazione dell’attività resa di circa il 20 %, in palese controtendenza rispetto alle esigenze della cittadinanza. In risposta a tale richiesta, l’unica scelta possibile è stata la chiusura
Una tale decisione da parte della Ulss reca un notevole danno ai cittadini di Occhiobello e dei territori limitrofi, per un bene pubblico così fondamentale quale la tutela della salute.
La Direzione intende quindi esprimere tutto il proprio dispiacere nell’arrecare disagio all’utenza, ma il taglio del budget  della Ulss di Rovigo ha reso purtroppo inevitabile questa decisione”.