
Sotto esame gli interventi per favorirne la permanenza presso il proprio domicilio
Il dibattito sugli anziani, sulla non autosufficienza e sul nuovo modello di welfare locale si sposta lunedì 17 ottobre a Corbola, nella casa di riposo “Villa Agopian”.
Sotto esame gli interventi per favorirne la permanenza presso il proprio domicilio, visti i cambiamenti della nostra società in aumento nel numero delle persone anziane, del prolungamento della vita media e, non ultima, della scarsità delle risorse.
“Si tratta del secondo incontro – ha ricordato l’assessore Marinella Mantovani – che la Provincia ha voluto curare nel cantiere aperto della domiciliarità per attivare forme di risposte che mettano assieme attori e beneficiari”.
“Non si tratta di privilegiare una strada a discapito dell’altra ma – ha proseguito l’assessore – di fare si che la residenzialità e la domiciliarità diventino due risposte che possono convivere e intercettare le diverse esigenze dei nostri anziani e delle loro famiglie; un obiettivo culturale, oltre che politico ed economico”.
S’inizia alle 9 coi saluti di Marina Bovolenta, sindaco di Corbola e presidente Conferenza sindaci Ulss 19 e Clemente Duò, presidente Ciass (Consorzio Isola di Ariano Servizi Sociali); alle 9.30 Marinella Mantovani, assessore alle Politiche Sociali e Famiglia della Provincia.
Poi gli interventi: “Le strutture residenziali si aprono alla domiciliarità” Mariena Scassellati, presidente associazione La Bottega del Possibile; “Buone prassi a confronto” Giovanna Veronese, direttore Cias e Elisabetta Elio, direttore amministrativo Fondazione Pia Opera Ciccarelli onlus di San Giovanni Lupatoto; “Da Ipab a centro servizi anziani”: l’esigenza di rinnovamento” Damiano Mantovani, direttore casa albergo per anziani di Lendinara. Alle 12 conclusione dei lavori con Annalisa Basso, direzione Servizi Sociali Regione Veneto. Coordina Daniele Panella, capo Servizi Sociali della Provincia.