
Giovedì 13 ottobre alle ore 18 presso la sala convegni dell’Archivio di Stato
La testimonianza degli operatori volontari dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII impegnati nei territori delle missioni di pace: Palestina, Israele e Colombia sarà al centro dell’incontro “Operazione Colomba” organizzato dal Centro Francescano di Ascolto giovedì 13 ottobre alle ore 18 presso la sala convegni dell’Archivio di Stato e coordinato da Livio Ferrari.
Operazione Colomba è un modello di corpo civile di pace, un esercito disarmato che interviene nei conflitti armati e sociali acuti, un organismo della società civile che si attiva nella prevenzione dei conflitti, nel mantenimento della pace, nella costruzione della stessa dopo i conflitti; affermando il diritto/dovere di intervenire a tutela dei diritti umani. Realizza interventi in aree di conflitto con il metodo della nonviolenza, fondato sull’incontro con l’altro, della condivisione della vita delle persone che più subiscono il conflitto vivendo nelle loro condizioni di scomodità, paura, rischio, della neutralità rispetto alle parti in conflitto, ma non alle ingiustizie. Concretamente cerca di proteggere la popolazione civile attraverso la presenza neutrale ed internazionale, che funge da deterrente alla violenza, promuovendo il dialogo e la riconciliazione.
Nel villaggio palestinese di At-Tuwani, dal 2000 ad oggi, si sono verificate azioni violente da parte dell’esercito e dell’amministrazione civile israeliana nei confronti degli abitanti palestinesi: demolizioni di case, tende, grotte e distruzione dei pozzi dell’acqua, distruzione di raccolti e alberi di olivo, sequestro di mezzi da lavoro, chiusura di strade, divieto di utilizzo delle terre, esercitazioni militari dentro i centri abitati, minacce di morte agli abitanti, percosse, vessazioni e umiliazioni. Contemporaneamente continuano le azioni violente dei coloni nazional-religiosi: aggressioni violente alla popolazione, indistintamente uomini, donne, vecchi o bambini, utilizzo di armi da fuoco per scacciare la gente dal lavoro dei campi, furto di raccolti e greggi, minacce di morte, avvelenamento dei pascoli e delle cisterne dell’acqua, divieto di utilizzo delle vie di comunicazione.
La Comunità di pace di S. Josè di Apartadò in Colombia si è costituita “zona umanitaria” per difendersi dalle frequenti irruzioni dei paramilitari che applicano la strategia del terrore contro la popolazione civile: continue violenze, minacce indiscriminate, assassinio dei principali leader comunitari, sfollamento forzato degli abitanti. La Comunità di Pace, non appoggiando nessuna fazione (guerriglia, paramilitari, esercito), rivendica il suo diritto alla neutralità. Dal 1997 ad oggi sono state assassinate 180 persone appartenenti alla comunità, che conta in totale 1.300 persone.
Il bisogno più urgente per queste comunità palestinesi e colombiane è la possibilità di vivere, lavorare, studiare in sicurezza. La presenza di un gruppo di civili internazionali è prima di tutto un deterrente all’uso della violenza.
Operazione Colomba è stata nei Balcani, Uganda, Congo, Chiapas, Castelvolturno e attualmente è presente in Albania, Palestina-Israele, Colombia.
Perché un corpo civile italiano dovrebbe preoccuparsi ed occuparsi di questi conflitti? E’ questo il tema della serata e se ne parlerà con tre volontari di lungo periodo da poco rientrati dalla Palestina e dalla Colombia.