
L’assessore Bellan tira una prima riga sull’attività di vigilanza svolta dalla Provincia
Su 338 cacciatori controllati dalla Polizia Provinciale dall’apertura della stagione venatoria sono 19 quelli che si son trovati un verbale in mano per mancata annotazione dei capi abbattuti o rispetto dei limiti del carniere o delle distanze. Altri 22 hanno avuto le licenze verificate dalle guardie volontarie ed altri 8 dagli agenti del commissariato di Polizia di Porto Tolle con la redazione complessiva di 8 verbali.
Una denuncia poi all’autorità giudiziaria per caccia in periodo di divieto, senza licenza, per abbattimento di lepre utilizzando un fucile non denunciato.
Ad un mese tra preapertura e apertura, l’assessore Claudio Bellan tira una prima riga sull’attività di vigilanza svolta dalla Provincia in collaborazione con le altre forze di polizia e le guardie volontarie impegnate praticamente a controllare un territorio vasto all’incirca 130 mila ettari.
“Tramite un collegamento diretto con l’ufficio della Polizia Provinciale – ha precisato l’assessore di Palazzo Celio – si sono coordinati i servizi intervenendo su segnalazioni di pericolo giunte anche attraverso il numero verde 800998636”.
Tra vigili provinciali e guardie volontarie sono 29 le unità in servizio, distribuiti sul territorio con auto e imbarcazioni, con una “ripartizione equilibrata” nei tre ambiti “privilegiando” le oasi, le zone di rifugio e ripopolamento della selvaggina, le zone di rispetto e l’area del parco dove persiste il divieto di caccia.