
L’assessore al Bilancio Diegoli in consiglio comunale parla dei recenti tagli
Occhiobello. Lettura in consiglio comunale della proposta dell’Anci, accolta dalla giunta e diventata una lettera del sindaco consegnata agli sportelli, di fare conoscere ai cittadini le condizioni in cui gli enti locali si trovano a lavorare dopo la manovra.
Entra nel merito dei ‘conti del comune’ l’assessore al bilancio Davide Diegoli: “Mi pare evidente l’antitesi fra l’articolo 117 e i seguenti della costituzione, il concetto di sussidiarietà verticale, in base alla quale è delegato a occuparsi del cittadino l’ente più vicino a esso e in grado di farlo in misura sufficiente, e le decurtazioni che il governo fa proprio a chi deve erogare servizi alla persona”.
Per Diegoli c’è un rischio di ‘implosione’ dei comuni schiacciati tra il patto di stabilità, vincoli di spesa, blocco delle assunzioni e trasferimenti dello stato sempre più esigui. “Se non si inverte la rotta verso un federalismo fiscale reale e non propagandistico – aggiunge Diegoli –, ci troveremo in condizioni drammatiche. Dovremmo cominciare a trattenere sul territorio le risorse, in percentuale, di chi produce sul territorio stesso. Sarebbe sufficiente tenere il 10% di Irpef e una percentuale sull’Iva, potendo anche rinunciare ai trasferimenti statali e all’Ici”.
I riflessi della manovra economica sugli enti locali saranno nuovamente discussi nel prossimo consiglio comunale in cui verrà presentato un documento, anticipato in conferenza dei capigruppo, da veicolare ad Anci, altri enti e istituzioni.