
Dopo l’approvazione dell’Istituto fauna selvatica
Ricevuto l’ok da parte dell’Istituto fauna selvatica, parte il nuovo piano per il controllo popolazione nutrie in quelle zone dove è più a rischio la sicurezza idraulica, argini dei fiumi e reti consortili.
L’intervento attuato anche per un naturale rapporto con altre specie presenti sul territorio, vedrà all’opera cacciatori formati e abilitati e gli agricoltori autorizzati ed in possesso di licenza di caccia “per un contenimento dei danni idraulici e all’agricoltura” come osservato dall’assessore Claudio Bellan che presiede la commissione per il controllo.
Negli anni il piano ha quasi azzerato la richiesta di contributi per i danni causati alle coltivazioni e interessato oltre 1200 agricoltori sia sui metodi di trappolaggio sia sul controllo statistico del fenomeno.