Per ricordare le vittime della distruzione nucleare e a sostegno della campagna di disarmo totale

Palazzo Celio nella ricorrenza del 66° anniversario dei bombardamenti atomici alle città di Hiroshima e Nagasaki del 6 e 9 agosto, ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai sindaci polesani affinché aderiscano al coordinamento mondiale di cui la Provincia è componente dal dicembre 2006 “Mayors for Peace – sindaci per la pace” presieduto dal sindaco di Hiroshima.
Per ricordare le vittime della distruzione nucleare e a sostegno della campagna di disarmo totale, sabato 6 agosto la Provincia parteciperà alla cerimonia commemorativa che si svolgerà alle 8 in piazza Matteotti, organizzata dai “Beati costruttori di pace” impegnati nell’iniziativa “Pace in bici 2011” e invita i sindaci polesani ad essere presenti per testimoniare con una loro riflessione l’impegno del proprio Comune.
Mayors for Peace, ha posto l’obiettivo di raccogliere nuove adesioni entro il 6 agosto in modo da potere annunciare, nella ormai tradizionale dichiarazione di pace, l’adesione di 5000 città e di parlare in rappresentanza di oltre un miliardo di cittadini del pianeta.
L’organizzazione non governativa, fondata nel 1982 dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki per promuovere l’ eliminazione totale delle armi nucleari e la realizzazione nel mondo di una pace reale e duratura, conta oltre 4700 città aderenti nel mondo.
Il nuovo sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui, assumendo ad aprile il ruolo di presidente di “Mayors for Peace” è al lavoro per la totale abolizione delle armi nucleari entro il 2020, in coincidenza del 75° anniversario dei bombardamenti atomici.
“Nonostante segnali positivi – è ricordato nella nota diffusa – la strada verso il disarmo nucleare è ancora lunga e difficile ed è quanto mai necessario che anche le amministrazioni locali, nell’interesse delle proprie popolazioni, continuino a far pressione sui governanti di tutto il mondo, sostenendo gli sforzi che vanno nella direzione del disarmo”.
“La strada per la pace e il progresso nel mondo – ha ricordato Ban Ki-Moon, segretario generale delle Nazioni Unite – passa per le città, tutte, quelle più grandi e quelle più piccole”.