Paola Turci ospite d’eccezione a “Il carcere in piazza”

Torna “Il carcere in piazza”. L’evento organizzato dal Coordinamento volontari carcere con il contributo del Comune di Rovigo, del Centro di servizio per il volontariato, e il patrocinio della Casa circondariale e Provincia di Rovigo.
La sesta edizione vede ospiti d’eccezione, la cantautrice Paola Turci, l’attore Luigi Marangoni, la presentatrice Daniela Melle e Livio Ferrari venerdì 15 luglio alle 21 saranno in piazza Vittorio Emanuale II per cercare, una volta di più, di alzare la cortina fumogena che nasconde l‘universo carcere alla vista della gente, con i suoi drammi: suicidi, morti e violenze.
La situazione nei 207 istituti penitenziari per adulti continua ad essere caratterizzata da una presenza di detenuti superiore alla capienza regolamentare (67.394 persone al 30 giugno a fronte di circa 43.000 posti, uomini 54.481, donne 2.913, di cui stranieri 24.232), dall’alto numero di morti (dall’inizio dell’anno sono 100 i deceduti) e dal numero sempre alto di suicidi (32 di cui 8 giovani tra i 20 e 30 anni e 12 tra i 30 e 40 in sei mesi).
“Negli ultimi anni è diventata consuetudine – afferma Livio Ferrari – una passerella in aumento da parte del mondo politico a visitare i detenuti a ferragosto, per poi far tornare tutto nel silenzio del disinteresse e della lontananza. Noi vogliamo che il carcere sia visto nelle sue problematiche con il rispetto dovuto a tutti coloro che lo vivono, ristretti e personale, e che nel mese di agosto ci siano iniziative non demagogiche in carcere, dando voce alle richieste dei detenuti con una campagna che come Coordinamento nazionale dei garanti abbiamo denominato ‘In carcere non è mai Ferragosto’”.
Preoccupazione determinata, come spiega Ferrari, anche dalla tipologia della composizione sociale dei detenuti, in particolare dall’alto numero di reclusi tossicodipendenti e di persone che hanno violato il Dpr 309/90 per detenzione e piccolo spaccio, per i quali occorrerebbe trovare forme alternative alla detenzione dentro il carcere.
Inoltre, ultimamente, è stata sollevata da più parti la richiesta di amnistia, che in molti istituti sta suscitando speranze sostenute da scioperi della fame e altre forme di protesta.
Questo quadro complesso si manifesta all’inizio di una estate calda, che non può consentire distrazioni e che obbliga ad un impegno eccezionale da parte di tutti.
La serata di venerdì sarà anche occasione per lanciare un appello agli enti locali, Comune in testa, e alle organizzazioni presenti sul territorio polesano perché si rendano disponibili all’utilizzo di luoghi chiusi o dismessi che possono diventare spazi di accoglienza per rendere maggiormente applicabile la legge sulla detenzione domiciliare.