
Anche la direttrice del Parco veneto ospite dell’inanellamento dei fenicotteri a Comacchio
Nei giorni scorsi, come accade ogni anno da oltre un decennio, circa 130 volontari coordinati dal Parco del Delta del Po e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno provveduto alla pratica dell’inanellamento dei “pulli”, ovvero dei pulcini di fenicottero, nati dalle uova deposte all’interno della salina di Comacchio nella scorsa primavera.
Ma quest’anno i volontari si sono trovati di fronte a un numero di nuovi nati molto superiore rispetto al passato: dai circa 700/800 del 2007/2008 ai circa 2000 di quest’anno.
Fra i graditi ospiti all’inanellamento, anche la direttrice del Parco del Delta del Po Veneto, Emanuela Finesso.
Sempre più spesso, i due Parchi stanno collaborando su diversi progetti.
“Del resto i fenicotteri sono sempre gli stessi, e vengono a mangiare anche dalla parte veneta – scherza la direttrice -: la magia dell’ambiente deltizio non va delimitata da confini geografici, ma messa in valore comune. La conservazione della biodiversità deve essere affrontata avendo come riferimento un ecosistema di grandi proporzioni, che va dalla laguna di Venezia, dove pure i fenicotteri nidificano, giù fino a Cervia. I fenicotteri diventano un magnifico esempio di superamento dei confini amministrativi: come uccelli migratori, hanno solo bisogno di un ambiente di straordinaria naturalità, di spazi adatti ed accoglienti come il delta nel suo insieme”.
Un concetto ugualmente espresso da Lucilla Previati, direttrice del Parco emiliano-romagnola: “L’espansione della colonia di fenicotteri è un bellissimo segnale, che conferma la validità e la lungimiranza del nostro lavoro. Ed è emblematico che si stia parlando di fenicotteri: non solo per il loro fascino, ma anche perché la loro presenza caratterizza da anni sia Comacchio, dove nascono; sia le Saline di Cervia, la porta più meridionale del nostro Parco, dove i fenicotteri non nidificano ma vanno ‘a pranzo’ quotidianamente; sia appunto la parte veneta del Delta, dove sono presenti spessissimo. A conferma del fatto che il territorio e l’ambiente non hanno confini”.