Robert Doisneau, Bacio davanti all'hotel De Ville
Robert Doisneau, Bacio davanti all'hotel De Ville

L’esposizione dedicata al maestro francese della fotografia ha registrato oltre 30mila visitatori, dal 26 febbraio la grandiosa monografica su Vasilij Kandinskij

Al Roverella di Rovigo si brinda al superamento dei 30 mila visitatori. La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, organizzatrice della grande mostra dedicata al maestro francese della fotografia, hanno dunque deciso di prolungare l’esposizione di una settimana, sino al 6 febbraio.

Di più non è infatti proprio possibile. Sia perché le opere sono già attese in un’altra sede italiana sia perché al Roverella è in programma, già a partire dal 26 febbraio, la grandiosa monografica su Vasilij Kandinskij, curata da Paolo Bolpagni e Evgenia Petrova. E i tempi di smontaggio e rimontaggio tra le due mostre sono davvero molto compressi.

Per capire il “fenomeno Doisneau” basta analizzare i grafici che confrontano l’andamento di pubblico di questa mostra rispetto alle precedenti esposizioni fotografiche al Roverella, tutte svoltesi in epoca pre-covid. L’esposizione curata da Gabriel Bauret è partita subito molto bene, con numeri superiori a quelli delle mostre storiche. E man mano la curva di crescita si è impennata in modo davvero clamoroso, doppiando e triplicando i numeri delle mostre precedenti.

A contare su un risultato così eccezionalmente positivo è l’attrattività dell’artista, la sua capacità di entrare in empatia con il pubblico. Ma anche la graduale percezione di Palazzo Roverella come sede di vere, grandi mostre sia d’arte che di fotografia, capace di attrarre un pubblico ampio a livello nazionale.